Pompei, emerge dagli scavi il “take away” dell’antichità: trovato un termopolio nel Regio V

Pompei, termopolio nel Regio V: trovato l'antico take away
Pompei, emerge dagli scavi il “take away” dell’antichità: trovato un termopolio nel Regio V

di Veronica Nicosia

ROMA – Anche tra gli antichi romani si comprava la cena da portare a casa. Un arcaico “take away” dove i nostri avi potevano comprare del cibo da consumare in strada o una volta rientrati in casa. Una attività commerciale chiamata thermopolium, o termopolio, e scoperta in diversi punti del sito archeologico di Pompei, vicino Napoli. Proprio un nuovo termopolio è emerso dagli scavi al Regio V, uno dei siti che fanno parte del parco archeologico pompeiano.

Gli archeologi che si dedicano agli scavi hanno così trovato tra la terra un bancone addetto proprio a questo servizio con rappresentati uno schiavo che serve del cibo, mentre dall’altro lato della taberna c’è Nereide che regge una cetra. I colori sono quelli sgargianti tipici di Pompei, colori che riemergono a quasi duemila anni dall’eruzione che nel 79 d.C. ha sepolto l’intera cittadina romana.

I termopoli erano locali molto diffusi nel sito archeologico alle pendici del Vesuvio. Uno dei più famosi a Pompei è quello di Lucius Vetutius Placidus, dove sono stati trovati oltre 200 thermopolia pompeiani. Il bancone situato in via dell’Abbondanza è riccamente decorato con marmi colorati e le pareti sono ad oggi affrescate con colori sgargianti, come delle antiche insegne per attirare i clienti, che potevano scegliere se mangiare velocemente seduti come in un fast food oppure consumare il cibo da asporto altrove. (Pompeii

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