Prostituzione al club priveè a Vallo della Lucania: quattro arresti

Dieci minuti per una consumazione al tavolo costavano 10 euro, 20 minuti nel prive’ piccolo invece 25 euro, 40 minuti sempre nel prive’, ma questa volta con lo streep e il letto costavano 100 euro, mentre 60 minuti nella vasca idromassaggio 250 euro, l’uscita per un’ora con il cliente era pari a 100 euro.

Erano queste le tariffe stabilite dai gestori del circolo privato ”Stage Night Club” di Vallo della Lucania, i cui titolari all’alba di sabato 20 agosto sono finiti in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Nel club prive’ lavoravano una ventina di giovani provenienti dai Paesi dell’est europeo e dal Sud Africa.

Si tratta di ragazze avvenenti, molte delle quali erano pubblicizzate con foto in abiti succinti sul sito internet del circolo privato. A finire in manette il presidente del circolo, un uomo di 65 anni,  di Vallo della Lucania, il suo vice, un milanese residente a Gioi (Salerno) di 45 anni e due cittadine di nazionalità romena: la segreteria del circolo, una ventitreenne residente a Casalvelino (Salerno) e una socia, una ventinovenne anche lei residente a Casalvelino.

L’operazione di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano Daniele Campa, e coordinata dalla pm Alfredo Greco della procura della Repubblica di Vallo della Lucania, ha portato al sequestro dello ”Stage Night Club”. L’indagine è partita nello scorso marzo, quando attraverso un’inserzione pubblicata su un sito internet (www.baab.it) comparivano alcune fotografie raffiguranti donne dell’est europeo in abiti succinti ed atteggiamenti equivoci, collegate con appositi ‘link’ ad un vero e proprio prezzario che indicava per ognuno di loro le prestazioni fornite le relative tariffe.

Le indagini svolte dai carabinieri, che utilizzavano anche supporti tecnici come telecamere nascoste all’interno dei prive’, hanno evidenziato lo sfruttamento attuato dal gestore del locale a luci rosse, al quale i clienti consegnavano i compensi per le prestazioni ricevute. Nel corso delle indagini è stato anche appurato che lo stesso gestore era intestatario dei contratti di locazione degli appartamenti in cui le giovani intrattenitrici dimoravano.

Sempre al gestore sono risultate intestate le autovetture utilizzate per il trasferimento delle giovani dalle rispettive abitazioni al night Club. Dai filmati realizzati all’interno del prive’ si sono ”delineate in maniera certa ed incontrovertibile l’attività di prostituzione ed il ruolo svolto dagli arrestati che avevano raggiunto – come scrive il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, Nicola Marrone – un livello organizzativo tale da far assumere all’illecita’ attività connotati di professionalità”.

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