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Rai. Il dg Masi pronto a lasciare per un incarico al Consap?

di luiss_smorgana |27 Aprile 2011 10:54

Mauro Masi

ROMA – I rumors raccontano da settimane del direttore generale Rai Mauro Masi messo alla porta. Sarebbe pronto all’addio, scrivono il Corriere della Sera e Il Fatto per un incarico al Consap, la concessionaria pubblica dei servizi assicurativi.

Per ora non c’è niente di ufficiale, ma qualcosa potrebbe trapelare dalla riunione dei soci Consap dove potrebbero essere rivelati i nomi. Se così davvero fosse, scrive Carlo Tecce sul Fatto, “Masi lascia la direzione generale Rai per una poltrona ben retribuita di amministratore delegato in una società controllata al 100 per cento dal Tesoro”.

Secondo alcune voci, la designazione di Masi da parte del ministero dell’Economia come nuovo ad della concessionaria dei servizi assicurativi pubblici sarebbe cosa fatta, mentre altri spingono per una soluzione del rebus a maggio, in modo da rinviare la partita del nuovo dg all’indomani delle amministrative. Sembra invece perdere quota, ricostruisce l’Ansa, l’ipotesi che Masi torni a Palazzo Chigi come segretario generale con deleghe specifiche proprio dopo la tornata elettorale. Una volta ottenuto il nuovo incarico, Masi dovrebbe lasciare la poltrona di dg di Viale Mazzini, su cui siede dal 2 aprile 2009, scegliendo se formalizzare le dimissioni in consiglio di amministrazione (che tornera’ a riunirsi il 4 maggio) o comunicarle direttamente al presidente e all’azionista (che e’ sempre il Tesoro).

Il Fatto quotidiano sostiene che Masi avrebbe fatto le valigie perché avrebbe fallito il compito di bloccare Annozero e gli altri programmi considerati non graditi politicamente.

“Una strana e atipica lettera a Michele Santoro di Mario De Scalzi, direttore ad interim del Tg2, fa prevedere facilmente il futuro. Ricevuto il richiamo di Masi, che contestava la violazione della par condicio – anche a Ballarò e Potere – senza spiegare come e cosa, De Scalzi fa il duro con Santoro: “Se non rispetti le regole, sarò costretto a sospendere il tuo programma Annozero”. … Torniamo al passato. Masi ha perso le sue partite, girone di andata e ritorno compresi: Annozero di Michele Santoro resiste, il fortino di Rai3 è inespugnabile per un suo errore. Masi pensò di aver rimosso l’ostacolo con la sostituzione del direttore Paolo Ruffini, peraltro rivendicata nelle telefonate scoperte nell’inchiesta di Trani, poi il Tribunale del Lavoro l’ha rimesso al suo posto. Con l’aiuto di un regolamento liberticida ideato in commissione parlamentare di Vigilanza, sbugiardato persino dall’Autorità garante nelle Comunicazioni, la Rai sospese l’informazione per le elezioni Regionali con la scusa della par condicio. ….Masi ha ricevuto l’avviso di sfratto dai suoi, dal consigliere Antonio Verro (Pdl) furioso per la satira su Ruby di Luca e Paolo a Sanremo, sintomo di un direttore generale che si mostra autorevole e difetta in autorevolezza. Nessuno l’ha seguito in Cda. Cerca di licenziare Santoro per il famoso “vaffanbicchiere” in un’anteprima di Annozero, e tutti rispondono picche. Prova a piazzare Susanna Petruni al vertice di Rai2 o al Tg2, e il tremontiano Petroni s’impunta. Cala l’ultima e disperata carta, nei giorni dei listini per le società pubbliche più ambite come Enel, Eni e Terna, e fa un ricorso in Corte d’appello per annullare la sentenza che consente a Santoro di lavorare: ennesima sconfitta”.

Per il dopo-Masi, si penserebbe ad una soluzione interna: in pole position – secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera- ci sarebbe sempre il vicedirettore generale Lorenza Lei, già alla guida dello staff dei direttori generali Saccà, Cattaneo e Meocci. Ma in pista ci sarebbe anche il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, mentre alcune chance residue verrebbero attribuite anche al consigliere di maggioranza Antonio Verro.

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