Ralph Baer è morto: era il padre dei videogame. Inventò Pong

Ralph Baer è morto: era il padre dei videogame. Inventò Pong
Ralph Baer

MANCHESTER – Addio a Ralph Baer, il padre dei videogame e inventore dell’indimenticabile Pong. Si è spento sabato all’età di 92 anni nella sua casa a Manchester, in New Hampshire, dove risiedeva da tempo.

Baer era nato in Germania nel 1922 ed emigrò insieme alla famiglia negli Stati Uniti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei. Frequentò l’American Institute Television of Technology di Chicago, e dopo avere ottenuto il titolo di Bachelor of Science in Ingegneria televisiva iniziò a lavorare per la Sanders Associates, una società con sede in New Hampshire.

Nel 1966 creò un semplice videogioco chiamato ‘Chase‘, che poteva essere visualizzato su una normale televisione, e l’anno successivo inventò un altro videogame a due giocatori insieme a Bill Harrison, ‘Bucket Filling Game’. Baer e Harrison continuarono a lavorare sul progetto, e nel 1968 nacque un prototipo della moderna console, il cosiddetto ‘Brown Box’: il sistema, poi evolutosi in ‘Magnavox Odyssey’, permetteva di cimentarsi in vari giochi, inclusa una semplice simulazione di tennis e di tiro al bersaglio.

Baer ha dato vita a molti giochi come Simon, Super Simon e Maniac, ma anche ad una delle prime periferiche aggiuntive, una pistola ottica con la quale si poteva sparare agli oggetti che apparivano sullo schermo. Idee che oggi paiono scontate, ma che all’epoca erano assolutamente rivoluzionarie.

Dal suo ‘Brown Box’ discendono PlayStation, Xbox e Wii, i prodotti della rivoluzione dei microprocessori, tanto che nel corso della sua carriera ha ottenuto oltre 150 brevetti dentro e fuori dall’America. Nel 2006 il presidente George W. Bush gli conferì la National Medal of Technology, e nel 2010 fu ammesso alla National Inventors Hall of Fame.

In un’intervista alla Pbs, Baer rivelò:

“E’ come se fossi un artista. Non sono diverso da un pittore, che siede lì e ama ciò che fa”.

“Elaborare nuove idee e trasformarle in oggetti reali per me è sempre stato naturale come respirare”, ha scritto invece nel 2005 nella sua autobiografia ‘Videogames: In the Beginning‘.

Baer lascia i tre figli Nancy, Mark e James, e quattro nipoti. La moglie Dena Whinston, con cui è stato sposato per 53 anni, è morta nel 2006

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