Rifiuti elettronici causa di tumori e problemi al cuore

Pubblicato il 30 Maggio 2011 - 16:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli allarmi sulle conseguenze per la salute del cosiddetto e-waste – cioè la massa di rifiuti prodotta da computer, cellulari e altri dispositivi elettronici dismessi – è più che giustificato. Lo conferma uno studio pubblicato dalla rivista Environmental Research Letters, in cui sono stati testati gli effetti di questi residui sul tessuto polmonare, e che ha mostrato diverse alterazioni potenzialmente pericolose poiché collegate a tumori e problemi cardiologici.

L’analisi è stata effettuata dalla Zhejiang University in Cina, esponendo cellule coltivate in laboratorio ai residui organici volatili e ai metalli pesanti che si trovano comunemente nell’e-waste, monitorando i livelli di interleuchina (un ormone legato alle infiammazioni) e dell’espressione del gene p53, che è alta in presenza di danni alle cellule.

Tutte queste sostanze sono risultate in alte concentrazioni dopo l’esposizione: “Tutti questi indicatori sono il segno di un danno genetico – spiega Fangxing Yang, uno degli autori – che può portare a tumori e malattie cardiovascolari”.

Gli inquinanti da testare sono stati ottenuti prelevando campioni dall’impianto di Taizhou, dove ogni anno vengono smantellate due milioni di tonnellate di rifiuti elettronici per recuperare i metalli all’interno. In tutto il mondo sono circa 20 milioni le tonnellate di e-waste che vengono prodotte, la maggior parte delle quali raggiunge proprio la Cina: “Lo studio prosegue – continua l’esperto – ma di sicuro è evidente che i metodi primitivi con cui vengono smaltiti questi rifiuti attualmente sono fortemente dannosi per la salute”.