Riposo assoluto in gravidanza? Attenzione agli effetti collaterali

Il riposo assoluto a letto può non essere la scelta migliore nelle gravidanze a rischio per evitare un parto prematuro o l’aborto. Sono infatti tanti gli effetti collaterali di questo ‘fermo’ forzato sia per la futura madre che per il bambino, come indebolimento delle ossa, trombosi, depressione, perdita di peso e stress.

A spiegarlo è uno studio condotto da Judith Maloni, della Bolton School of Nursing, pubblicato sulla rivista ‘Biological Research for Nursing’. Secondo la ricerca, che ha analizzato il fenomeno per 20 anni, il riposo a letto oltre ad essere un periodo negativo per la donna, comporta per le future mamme vari problemi, quali atrofizzazione e infiammazioni dei muscoli, perdita di peso sia nella donna che nel feto, indebolimento delle ossa, stanchezza, cambiamenti dei cicli del sonno, monotonia, depressione pre e post parto, cambiamenti d’umore, congestione nasale, indigestione e mal di schiena.

Secondo Maloni, il riposo assoluto è quindi più problematico che risolutivo nei casi di gravidanze problematiche. ”Ma se in futuro si dovessero trovare prove che ne dimostrino in modo convincente l’efficacia – conclude la ricercatrice – medici e operatori sanitari dovranno stare piu’ attenti alla prevenzione e al trattamento di questi effetti collaterali per madre e figlio”.

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