”Non è stata una serata gradevole e non sono stata a mio agio. Devo dire che è stata una delusione, parlo proprio della persona. Non avrei mai immaginato di vedere certe cose, ci sono rimasta male”. Parla così a Repubblica M., l’amica riminese di Nicole Minetti che chiede di essere chiamata solo con l’iniziale anche se la sua identità è già uscita.
M. è stata intercettata al telefono mentre raccontava a un’amica una serata passata ad Arcore insieme a Berlusconi il 19 settembre scorso, una serata definita ‘allucinante’ in un sms. ”Ognuno di noi decide cosa vuole da se stesso e dagli altri. Ognuno di noi ha la sua personalità, la sua sensibilità, il suo gusto”, dice la ventiseienne in un’intervista a Repubblica. ”Di certo, se avessi saputo prima, a quella cena non ci sarei andata”. M. afferma di non essere mai stata berlusconiana. ”Di centrodestra sì, ma fan di Berlusconi proprio no”.
Adesso, spiega, ”ho paura di venire strumentalizzata. E se parli male di Berlusconi è perché sei di sinistra, e se parli con un giornale chissa’ poi cosa dicono…”. ”Tutto quello che e’ stato scritto sui verbali, le mie telefonate eccetera, è tutto vero ovviamente”, dichiara la ragazza. ”I giornali hanno scritto che sono l’unica testimone. Non è vero. Ci sono tante persone che, come me, hanno raccontato. Io ci sono andata solo quella sera”. ”Al di là di tutto quello che fa più scalpore, di tutta la m…, credo che nella sostanza – prosegue – ci siano delle cose pesanti che è giusto che vengano approfondite. E i magistrati lo stanno facendo”.
Sul legame con Minetti, ”eravamo compagne di liceo, all’epoca eravamo molto amiche. Poi i rapporti si sono diradati. Quando ci siamo riviste – racconta – pensavo di ritrovare la stessa Nicole che conoscevo, invece era cambiata. Dopo il 19 settembre è scomparsa”.