Samsung Galaxy Note 7, batteria esplode. Ritirato dal mercato

Samsung Galaxy Note 7: batteria esplode. Bloccate le vendite
Samsung Galaxy Note 7: batteria esplode. Bloccate le vendite

SUD COREA – Il Samsung Galaxy Note 7 ha la batteria che prende fuoco e poi esplode. Un difetto non da poco, così la Samsung si è vista costretta a bloccare le vendite dei Galaxy 7 Note e si prepara anche al richiamo a livello mondiale. E pensare che l’uscita ufficiale – in tutto il mondo – era prevista proprio per il 2 settembre. Invece, nello stesso giorno, arriva l’annuncio del richiamo globale del Galaxy Note 7.

La batteria è quindi difettosa, se messa in carica può prendere fuoco ed esplodere. A testimoniarlo alcuni utenti della Corea del Sud – dove il prodotto è già uscito il 19 agosto – che hanno denunciato il problema. La stessa Samsung ha confermato 35 casi di esplosione su un milione di pezzi venduti. Koh Dong-jin, presidente della sezione mobile di Samsung, ha aggiunto che i clienti che hanno già comprato il dispositivo – sono già state vendute 2,5 milioni di unità -potranno cambiarlo con un altro smartphone. Un utente ha postato su Youtube un video che mostra il telefono quasi sciolto, mentre altri hanno mostrato foto in cui si vede la porta Usb semi-distrutta.

In Corea, dove Note 7 era già in vendita da un paio di settimane, il dispositivo è stato tolto dagli scaffali, mentre in Italia il dietrofront è arrivato prima ancora della messa in vendita, prevista per l’inizio di settembre e con già un quantitativo di preordini messi da parte.

Samsung è il maggiore produttore di smartphone a livello mondiale: i suoi prodotti coprono il 22 % del mercato mobile. Appena dietro c’è Apple, con una percentuale del 12%. Il successo del Galaxy S7 ha trainato le vendite, e il testimone doveva passare al Note 7. Oltre al ritardo nel lancio del nuovo prodotto, ci potrebbero essere altre ripercussioni. I coreani dovranno anche fare i conti con la prossima – vicinissima – mossa della rivale. La Mela si prepara a presentare il nuovo iPhone 7 il 7 settembre. E, se Samsung aveva giocato d’anticipo, ora si ritrova invece a dover riparare – in fretta – i danni.

 

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