Sarah Scazzi, sospetti sulla porta tra la casa e il garage dei Misseri

Sarah Scazzi

AVETRANA (TARANTO) –  Una nuova ombra si allunga sul delitto di Sarah Scazzi ad Avetrana:  ”Senza voler fare alcuna ipotesi, abbiamo preso piena consapevolezza che c’è un accesso tra casa e garage, un accesso che si può aprire e questo è uno degli elementi sui quali ci siamo soffermati. Ma era anche importante prendere cognizione di tutti i luoghi, di tutte le stanze, del garage, secondo il racconto che ha fatto Michele Misseri nei suoi interrogatori”. Lo ha dichiarato uno dei legali della famiglia di Sarah Scazzi, l’avv. Walter Biscotti, al termine del sopralluogo di stamani in casa Misseri.

Il riferimento è ad una porta che dal cucinino situato nel retro dell’abitazione conduce per qualche metro all’aperto per poi consentire l’ingresso nel garage, dove secondo l’attuale ipotesi accusatoria sarebbe stata uccisa Sarah. ”Sono stati raccolti – ha aggiunto Biscotti – elementi di riflessione importanti. L’unico riscontro per il momento è questo accesso da casa al garage. Non abbiamo elementi probatori per sostenere che l’omicidio sia avvenuto in casa, abbiamo elementi logici che ci impongono di pensare che può essere successo in casa. Alla storia del ‘cavalluccio’ e del gioco per noi obiettivamente e’ difficile credere. Noi facciamo ipotesi e ragionamenti a 360 gradi, senza voler colpevolizzare nessuno”. ”Non escludiamo nulla e cerchiamo – ha concluso – di contribuire, per quanto possiamo, a scoprire cosa e’ successo. Detto questo, quell’accesso diventa per noi elemento utile di approfondimento tecnico-scientifico”.

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