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Sarah Scazzi: Sabrina e Ivano, tanti sms e dubbi mai chiariti

di admin |26 Ottobre 2010 21:16

Sarah Scazzi

Perché Sabrina Misseri alle 15.15 del 26 agosto invia un sms all’amico Ivano Russo chiedendogli se sappia dove sia finita la cugina Sarah, che nel frattempo – si scoprirà successivamente – è già morta? Un sms che lascia stupito lo stesso Ivano. E perché nel telefonino che Ivano consegna ai carabinieri quando sono state gia’ avviate le ricerche di Sarah manca una dozzina di messaggi che il giovane e Sabrina si sono scambiati il 23 agosto, tre giorni prima della scomparsa, e che lo stesso Ivano dice ai carabinieri di non ricordare?

Restano ancora molti punti da chiarire nei numerosi messaggi intercorsi tra Sabrina Misseri e il suo amico del cuore, prima che la ragazza finisse in carcere il 15 ottobre per sequestro di persona e concorso nell’omicidio della cuginetta Sarah. Per quale motivo Ivano, secondo Sabrina, avrebbe potuto sapere dove si trovava Sarah se quest’ultima aveva appuntamento con lei e l’amica Mariangela per andare al mare?

E’ un messaggio telefonico che lascia stupito lo stesso Ivano, che non la prende certo bene se, leggendolo – come confermato dalla madre del giovane – lui sbotta ‘ma cosa ne so io della cugina, io non sono uscito da casa’. Certo, non è neppure chiaro quando Ivano abbia letto quel messaggio, al quale ne sono seguiti altri. Perche’ il giovane ha riferito agli inquirenti di aver dimenticato il cellulare in auto, e quindi di aver letto i messaggi solo dopo le 17, quando e’ uscito in auto con la madre per recarsi al lavoro, lasciando poi la vettura al genitore. Lui ha anche detto di aver trascorso il pomeriggio sul divano in cucina, ma la stessa madre, in una prima dichiarazione, ha riferito di aver udito la voce di annuncio di un sms in arrivo provenire dal cellulare del figlio, che quindi doveva trovarsi proprio in quella stanza e non in auto.

Senza contare quella dozzina di messaggi, tra inviati e ricevuti, del 23 agosto dei quali non c’è traccia nel cellulare di Ivano. Cosa si sono detti Sabrina e Ivano? C’e’ stato qualche screzio, visto che Sabrina – secondo testimoni esterni – non avrebbe gradito molto le ‘coccole’ che il giovane riservava a Sarah? Interrogativi ancora senza risposta mentre la madre della quindicenne, Concetta Serrano Spagnolo, ha scritto una lettera aperta indirizzata ”Ai colpevoli” di questa tragedia, che potrebbero essere stati il cognato Michele e la nipote Sabrina.

”Geova è al mio fianco – scrive tra l’altro la mamma di Sarah, testimone di quella religione – ho fiducia in lui quando dice: ‘Fate posto all’ira, la vendetta e’ mia”. La donna ribadisce di credere nella resurrezione tanto che, parlando di Sarah, dice che quello ”sara’ un tempo meraviglioso perche’ potro’ riabbracciare mia figlia”. La lettera verra’ mostrata e letta integralmente stasera nella puntata di Matrix su Canale 5.

Clima diverso a 400 metri di distanza, in via Deledda, li’ dove risiede la famiglia Misseri e i riflettori e i flash di televisioni e fotografi continuano a fissare ogni movimento all’esterno della villetta. Valentina ieri ha incontrato per la seconda volta in carcere a Taranto il padre Michele, che resta in isolamento pregiudiziale. Un lungo colloquio, dopo quello avuto venerdi’ scorso nel quale, secondo quanto riferito dal difensore d’ufficio del contadino, l’avv. Daniele Galoppa, Valentina avrebbe consigliato al genitore di lasciar stare la difesa d’ufficio nominando un legale di fiducia. Tutto questo mentre Michele Misseri, che potrebbe anche essere interrogato nuovamente dai magistrati inquirenti, resta reo confesso dell’omicidio della nipote Sarah e principale accusatore dell’altra figlia, Sabrina.

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