Sarah Scazzi, Sabrina: “Non l’ho uccisa. Cinque testimoni pronti a scagionarmi”. Misseri aveva altri complici?

Sabrina Misseri

“Non ho ucciso io Sarah”, così Sabrina Misseri continua a difendersi e gioca la sua ultima carta. Ci sarebbero cinque testimoni pronti a tirarla fuori dai guai: erano otto secondo le prime ricostruzioni stampa, poi è arrivata la precisazione ufficiale. I legali Vito Russo ed Emilia Velletri chiederanno la scarcerazione della ragazza al tribunale del Riesame.

Secondo gli avvocati ci sono altre piste da battere e zio Michele, il padre di Sabrina, avrebbe agito con altri complici. Poi c’è Mariangela, la testimone chiave, la ragazza che per gli investigatori è sincera e genuina. Eppure per i legali di Sabrina Mariangela avrebbe qualche risentimento, sempre per Ivano.

Poi ci sono meno di otto minuti in cui Sabrina non ha mandato né messaggi né ha fatto telefonate, quindi per Russo e Velletri “troppo poco tempo per uccidere Sarah”.

Dopo c’è la presunta inattendibilità di Misseri padre: ha cambiato troppe versioni. Qual è la verità? Chi ha stretto la cintura intorno al collo di Sarah, sempre che sia quella l’arma del delitto? [gmap]

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