Sarah Scazzi, Sabrina piange: rafforzate misure di sorveglianza

Sabrina Misseri

Piange, grida la sua innocenza e inveisce contro il padre Michele Misseri, accusandolo di averla ”incastrata”. In una cella singola del penitenziario di Taranto Sabrina, accusata di sequestro di persona e concorso nell’omicidio della cugina Sarah Scazzi, ha cosi’ reagito alla notizia che il Tribunale del Riesame ha rigettato la sua istanza di scarcerazione.

Dopo che le è stata comunicata la decisione, la giovane – secondo quanto si è appreso da fonti penitenziarie – ha cominciato a disperarsi, tanto che la sorveglianza a vista nei suoi confronti è stata rafforzata (sono passate da 3 a 5 le agenti che ruotano nell’arco di 24 ore).

Fuma in continuazione Sabrina, ed oggi avrebbe rifiutato il cibo e l’ora d’aria.

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