Sarah Scazzi può essere stata strangolata da una donna. Le parole del medico legale Luigi Strada gettano ulteriori ombre sul “giallo di Avetrana”, complicando la posizione della cugina della vittima, Sabrina Misseri. Secondo il racconto di Michele Misseri, il padre si Sabrina che si è autoaccusato dell’omicidio, era stato lui a strangolare la nipote mentre sua figlia teneva ferma la ragazzina.
Ma per il medico legale “le lesioni riscontrate sul collo della vittima sono compatibili anche con l’azione di una persona di sesso femminile, non particolarmente gracile”. Quindi non è escluso che l’assassino “materiale” possa essere stata una donna: un’ipotesi che potrebbe smentire il racconto di “zio Michele”.
Sabrina Misseri è attualmente in stato di fermo: il 18 ottobre comparirà davanti al Giudice per le Indagini Preliminari per l’interrogatorio di convalida di tale misura.
Dal carcere in cui si trova, la ragazza continua a smentire la versione del padre. Michele l’ha accusata di complicità: stando al racconto dell’uomo, la figlia avrebbe trascinato Sarah nel garage di casa e poi l’avrebbe tenuta ferma mentre lui la strangolava. Sabrina ha respinto tutte le accuse, tacciando il genitore di “follia”.
A breve verrà interrogata anche la moglie di Michele, Cosima Spagnolo, come persona informata sui fatti. Gli investigatori ritengono che per riscontrare elementi decisivi ai fini dell’inchiesta siano fondamentali i tabulati telefonici dei cellulari della famiglia Misseri: attraverso conversazioni e sms cercheranno di ricostruire tutti gli spostamenti di Michele, Sabrina e degli altri parenti.