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Sarah Scazzi, Valentina Misseri: “Papà mi ha detto cose clamorose, devo parlare coi magistrati”

di Emiliano Condò |27 Ottobre 2010 10:39

Sarah Scazzi

”Papà è molto provato, dimagrito e depresso; ha voluto parlare e io l’ho ascoltato: mi ha detto cose importantissime, clamorose, che devo riferire al colonnello Russo e ai magistrati”. Lo rivela Valentina Misseri al quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.

La figlia di Michele Misseri e sorella di Sabrina, tutti e due in carcere con l’accusa di aver ucciso Sarah Scazzi, fa quindi capire che le notizie ”importantissime” avute dal padre potrebbero aprire nuove ipotesi d’indagine. La donna sottolinea anche che con il padre, che ha visitato in carcere il 22 e il 26 ottobre scorsi, non ha mai parlato di Sabrina.

”Papà – dice – deve dire tutta la verità; noi non vogliamo influenzarlo, ma non accettiamo che a condizionarlo tenti qualcun altro, a noi interessa la verità, perché sono convinta che la verità aiuti Sabrina”. Intanto, nelle ultime ore ha ripreso quota su alcuni quotidiani il giallo sui movimenti di Sabrina Misseri nei momenti immediatamente successivi all’uccisione di Sarah nel pomeriggio del 26 agosto.

Il telefonino di Sabrina – pubblicano alcuni giornali – alle 15.19 del 26 agosto, quindi mezz’ora dopo l’uccisione di Sarah, ha agganciato una cella telefonica che ricade nel Comune di Nardò (localita’ ‘Fattizze’), la stessa cella che capta il segnale di suo padre Michele il quale, in un interrogatorio, ha riferito agli inquirenti che, a quell’ora, stava nascondendo il cadavere della quindicenne nel pozzo-cisterna in contrada ‘Mosca’.

Sabrina nel corso dell’interrogatorio del 15 ottobre ha ribadito che in quel momento si trovava con Mariangela ma il cellulare dell’amica, sempre in quegli attimi, secondo gli investigatori, è stato agganciato da un ripetitore telefonico diverso da quello che aggancia il cellulare di Sabrina.

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