Narrative Science: potrà un computer sostituire un giornalista?

ROMA – Può un computer sostituire un giornalista? Secondo la società Narrative Science, fondata da Kris Hammond e Larry Birnbaum, in futuro si. La tecnologia avanza ed i computer sembrano apprendere dall’uomo anche il ragionamento. Questo è una delle prospettive che offre lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La Narrative Science si basa su decenni di ricerche alla Intelligent Information Laboratory della Northwestern University, in cui la compagnia Battery Ventures ha investito 6 milioni di dollari. “Pensavo fosse magia”, ha detto Roger Lee della Battery Ventures. I software della Narrative Science sono usati ora dalla Big Ten Network per aggiornare i risultati del basket e del football.

Invece la scrittura intelligente da computer sembra essere sempre più una realtà, come spiega Oren Etzioni dell’Università di Washington: “La qualità della narrativa prodotta è buona. – e aggiunge – L’aumento in sofisticatezza della capacità di comprensione del linguaggio da parte dei computer oggi corrisponde ad una capacità di generazione di testi”. La narrativa prodotta dai computer è frutto non solo di una sintesi dei dati, motivo per cui i computer vengono usati soprattutto per scrivere testi sui risultati sportivi, ma anche di algoritmi che permettono alle intelligenze artificiali di associare al risultato della partita delle “considerazioni” preimpostate, ma attinenti e sensate.

Birnbaum ed Hammond non sono solo esperti di intelligenza artificiale, ma anche di giornalismo ed affermano che in futuro un computer potrebbe svolgere il lavoro di un giornalista, e forse vincere anche un premio: “In 5 anni un software come questo vincerà il premio Pulitzer, e sarò dannato se non sarà la nostra tecnologia a farlo”, ha detto Hammond. Una prospettiva che forse per i giornalisti di carne ed ossa potrebbe essere una cattiva notizia. Forse anche riduttiva per il lavoro svolto da ogni scrittore. Ma probabilmente non si tiene conto di una grande limitazione di questi software. Potrebbero anche vincere premi e scrivere come l’uomo, ma comunque dietro ad una grande intelligenza artificiale, in grado di riprodurre alla perfezione la capacità di ragionamento e pensione umano, ci sarà sempre la mente scientifica e la capacità di un uomo che l’ha pensata e creata.

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