Sclerosi multipla, cannabis aiuta la mobilità nei malati

La cannabis può ridurre la tensione muscolare e le difficoltà di movimenti dei pazienti affetti da sclerosi multipla. A sostenerlo è uno studio pubblicato su BMC Neurology condotto da Shaheen Lakhan e Marie Rowland della Global Initiative Neuroscience Foundation di Los Angeles.

Incrociando i dati di sei studi diversi, i tre scienziati hanno messo in evidenza una riduzione della spasticità e un miglioramento della mobilità nei soggetti sofferenti della patologia grazie al tetraidrocannabinolo (THC) e al cannabidiolo (CBD), i principi attivi della cannabis.

La spasticità – che consiste in contrazioni muscolari involontarie – è un sintomo comune della sclerosi multipla. Molte terapie esistenti per questo sintomo, spiegano le ricercatrici, sono inefficaci o associate a effetti collaterali intollerabili.

Da questo studio emerge ora una nuova potenziale terapia: «Abbiamo trovato che la combinazione di THC e CBD può fornire un beneficio terapeutico per la spasticità dovuta alla sclerosi multipla – spiega Lakhan – Il potenziale terapeutico dei cannabinoidi nella sclerosi multipla è globale, e deve essere studiato con grande attenzione».

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