Gli scienziati hanno lanciato un allarme preoccupante: in Cina è stato scoperto per la prima volta un virus trasmesso dalle zecche che può provocare gravi infezioni cerebrali. Il virus, chiamato virus delle zone umide (Wetland Virus – WELV), è stato identificato in un uomo di 61 anni della provincia di Liaoning, ricoverato con sintomi come febbre, mal di testa, vomito e linfonodi ingrossati. L’uomo, considerato il paziente zero, era stato morso dalle zecche durante una visita in Mongolia. I sintomi si sono manifestati cinque giorni dopo il morso, e inizialmente è stato trattato con antibiotici, pensando a un’infezione batterica. Solo in seguito, grazie a esami del sangue, è stato possibile isolare il nuovo orthonairovirus.
Diffusione e sintomi del WELV
Il virus, appartenente a un gruppo di patogeni trasmessi dalle zecche, ha già colpito altre 20 persone in Cina. I sintomi associati al virus delle zone umide includono vertigini, mal di testa, mal di schiena, nausea e diarrea. In alcuni casi, può provocare gravi danni ai tessuti e problemi di coagulazione del sangue, fino a colpire il cervello e causare malattie neurologiche. Uno dei pazienti infettati è entrato in coma a causa di elevati livelli di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale, ma tutti i casi documentati sono stati dimessi entro due settimane.
Le ricerche hanno identificato anticorpi contro il virus in 12 dei 640 campioni di sangue analizzati da guardie forestali apparentemente sane. Questo suggerisce una diffusione più ampia del virus rispetto a quanto inizialmente pensato.
Esperimenti e prevenzione
Esperimenti di laboratorio sui topi hanno confermato che il WELV può causare infezioni gravi e potenzialmente letali, con effetti su più organi, tra cui il cervello e il sistema nervoso. Il virus può essere trasmesso dalla zecca Haemaphysalis concinna, diffusa in Cina, Russia e Europa centrale, ma altre specie di zecche possono fungere da vettori. È stato anche rilevato in pecore, cavalli e maiali.