ROMA – Nei pressi del villaggio di Torridon, Scozia nord-occidentale, gli scienziati della School of Geosciences dell’University of Aberdeen hanno scoperto le prove di un’era glaciale precedentemente sconosciuta, risalirebbe a un periodo di tempo noto come “noioso miliardo” precambriano.
Le rocce trovate a Torridon, risalibbero tra i 1.800 e gli 800 milioni di anni, un tempo facevano parte degli iceberg nei laghi, poiché i ghiacciai dominavano le Highlands. Il periodo geologico è sempre stato considerato il più noioso della storia della Terra, poiché il clima era temperato e invariabile, non ci furono fatti straordinari nell’attività tettonica o nell’evoluzione biologica.
La Scozia si sarebbe trovata in una posizione simile a quella dell’odierno Sudafrica e le prove indicano una mini era glaciale, cambiando la visione di un’era altrimenti considerata senza eventi. Nello studio, pubblicato sullo Scottish Journal of Geology e guidato da Adrian Hartley con i colleghi si legge che “nel cosiddetto “noioso miliardo” il clima globale è rimasto temperato e invariato. La vita era limitata alle alghe nell’oceano, la terra era completamente sterile e l’ossigeno era il 10% di quanto è attualmente”.
“Fino a oggi non c’era nessuna prova del cambiamento climatico ma il nostro studio ha dimostrato che durante questo periodo sulla superficie terrestre era presente il ghiaccio”. “Abbiamo fatto la scoperta analizzando i sedimenti lacustri che hanno un miliardo di anni, il che ci ha permesso di identificare i luoghi in cui le rocce erano cadute dopo lo scioglimento degli iceberg e avevano formato degli elementi sul fondo del lago, modificando inoltre gli strati più vecchi di sedimenti. “È la prima prova a livello mondiale sulla glaciazione e dimostra che dopo tutto non era davvero un “noioso miliardo” Nella storia della Terra ci sono state almeno cinque grandi ere glaciali documentate, insieme a molte più piccole: l’ultima era glaciale si è verificata durante il Pleistocene tra i 2.6 e gli 11.700 milioni di anni fa.
Fonte: Daily Mail.
