Gli scienziati coreani pronti a clonare il mammuth siberiano

Pubblicato il 14 Marzo 2012 - 15:05| Aggiornato il 15 Marzo 2012 OLTRE 6 MESI FA

YAKUTSK (SIBERIA) – I mammuth potrebbero tornare a vivere: merito dell’impegno combinato di Russi e Coreani. Gli scienziati coreani che salirono alla ribalta delle cronache per aver clonato il primo cane potrebbero “riportare in vita”  un mammuth ibernato risalente a diecimila anni fa e conservato perfettamente dal permafrost della Siberia.

Hwang Woo-Suk, papà di Snuppy, il primo cane clonato nel 2005, impianterà il nucleo di una cellula di mammuth nell’uovo di un elefante per creare un embrione di mammuth. L’embrione verrà poi impiantato nell’utero di un elefante.

Vasily Vasiliev, vice rettore dell’Università Federale Nord-orientale della Repubblica di sakha, ha firmato il patto con Hwang Woo-Suk, della South Korea’s Sooam Biotech Research Foundation.

L’accordo segue il ritrovamento delle ossa di mammuth in perfetto stato di conservazione avvenuto la scorsa estate in Siberia. n

“La prima e più ardua missione, ha detto Hwang In-Sung, ricercatore del Soam, è far rivivere le cellule del mammuth. Sarà molto difficile, ma siamo certi che sia possibile, perché il nostro istituto è sempre stato in grado di clonare gli animali”.

I ricercatori coreani hanno detto che il loro tentativo inizierà quest’anno.