ROMA, 08 GIU – La sonda Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) sta per entrare in una lunga ibernazione. L'inizio delle operazioni che faranno 'addormentare' la sonda per un periodo di 31 mesi e' previsto per oggi. Al termine di questo periodo di 'sonno', nel 2014 e dopo 10 anni di viaggio, Rosetta incontrera' il suo ultimo obiettivo, la cometa 67-P/Churyumov-Gerasimenko.
L'incontro con la cometa, che si trova a circa un milione di chilometri dalla Terra, si annuncia spettacolare, perche' la sonda dovra' rilasciare sulla cometa il piccolo lander Philae, che con il suo braccio robotico ne perforera' il nucleo per raccogliere campioni.
Prima dell'incontro e' necessaria pero' una fase di sonno perche' ''Rosetta si sta allontanando dal Sole e presto non vi sara' luce a sufficienza per caricare i suoi sistemi di energia'' ha osservato Paolo Ferri, a capo della divisione operazioni missioni planetarie del centro europeo operazioni spaziali(Esoc) dell'Esa. Nella fase di ibernazione della sonda saranno spenti quasi tutti i sistemi di controllo del velivolo spaziale, inclusi quelli di telecomunicazioni e controllo dell'assetto. Gli unici dispositivi che funzioneranno saranno il computer di bordo e i sistemi di riscaldamento che funzioneranno grazie ai pannelli solari installati sulla sonda. Questi sistemi dovranno fare in modo che il velivolo spaziale non si raffreddi troppo quando sia allontanera' progressivamente dal Sole. Prima di entrare nell'ibernazione le 'ali solari' della sonda saranno rivolte al Sole per assicurare che queste catturino tutta la luce possibile.
''Abbiamo gia' raggiunto un record nel luglio del 2010 – ha proseguito Ferri – quando la sonda ha raggiunto la distanza di 400 milioni di chilometri dal Sole ed e' diventata il velivolo piu' lontano che abbia mai funzionato solo a energia solare. Rosetta doppiera' il record durante il periodo di ibernazione''.
Dopo il lungo sonno la sonda si 'risvegliera'' il 20 gennaio 2014. ''L'ibernazione e' una fase complessa della missione'' ha rilevato Andrea Accomazzo, che gestisce le operazioni della sonda all'Esoc. ''Ed e' un momento emozionante per il gruppo che lavora alla missione. Essenzialmente dobbiamo spegnere la sonda – ha concluso Accomazzo – e gia' guardiamo al 2014 quando la riaccenderemo''.