Soyuz è partita: AstroPaolo Nespoli torna nello spazio Soyuz è partita: AstroPaolo Nespoli torna nello spazio

Soyuz è partita: AstroPaolo Nespoli torna nello spazio VIDEO

Soyuz è partita: AstroPaolo Nespoli torna nello spazio
Soyuz è partita: AstroPaolo Nespoli torna nello spazio

ROMA- La Soyuz è partita con a bordo l’italiano Paolo Nespoli. Il lancio della navetta russa, avvenuto puntualmente dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan, alle 17:41 italiane, segna l’inizio della missione Vita, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Con l’astronauta italiano viaggiano il russo Sergey Ryazansky, al comando della navetta, e l’americano Randy Bresnik. In queste ore Soyuz è in orbita e ha cominciato la serie di manovre che la porteranno ad allinearsi in posizione corretta per l’aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale, previsto tra circa sei ore.

All’interno della navetta Paolo Nespoli e i suoi compagni di equipaggio sono ora in condizioni di assenza di gravità ed è ora che entrano in gioco gli “indicatori di gravità” che gli astronauti portano con sé. Quello di Paolo Nespoli è il Transformer del suo figlio più piccolo, Max, di 3 anni. All’inizio non voleva cederlo ma poi ha affidato al papà il più piccolo dei suoi giochi preferiti, che adesso galleggia nella Soyuz.

La missione Vita, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), terrà Nespoli impegnato per sei mesi a bordo della Stazione Spaziale, con un fitto programma scientifico. Oltre ai numerosissimi esperimenti internazionali in corso sulla stazione orbitale, Nespoli seguirà gli 11 esperimenti previsti nella missione Vita per raccogliere dati e conoscenze utili a preparare il terreno perché i futuri voli con uomini a bordo diretti su Luna e Marte possano avvenire senza rischi per la salute degli astronauti.

A 60 anni compiuti, AstroPaolo è un veterano dello spazio. Vita è infatti la sua terza missione in dieci anni dopo Esperia, che nel 2007 con lo Space Shuttle lo ha portato sulla stazione orbitale per una settimana, e dopo MagISStra, del 2010, la sua prima permanenza di sei mesi in orbita.

Gestione cookie