Spazio: ancora un rinvio per il lancio del satellite italiano Cosmo SkyMed

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

Ancora un rinvio per il lancio del satellite italiano per l’osservazione della Terra Cosmo SkyMed. Per la terza volta in quattro giorni, infatti,  il conto alla rovescia è stato bloccato nella base californiana di Vandenberg.

La prima volta è accaduto per un difetto nel sistema esterno di caricamento del propellente, la seconda per il difetto dell’interruttore che controlla il riscaldamento del propellente e, nella notte tra l’uno e il due novembre, per un problema alla struttura di supporto a terra. Si è verificata una fuoriuscita eccessiva dell’azoto necessario per la pulizia dei tubi nei quali deve passare il carburante: questo avrebbe creato problemi di sicurezza e tutte le operazioni sono state interrotte quando mancavano appena due minuti al lancio.

La delusione, tra gli addetti ai lavori è cocente, ma alla fine non tutto è andato storto: i tecnici spiegano che lanciare domani o anche dopodomani potrebbe avere un vantaggio perché il satellite potrebbe essere collocato in un punto dell’orbita molto vicino alla sua posizione definitiva. Questo significa che il satellite consumerà meno carburante per collocarsi nel punto dal quale lavorerà e che la sua vita operativa potrà essere più lunga dei cinque anni previsti.

Si fa desiderare il lancio che segna il completamento del più grande programma spaziale italiano, costato oltre un miliardo di euro e che, grazie al radar ad apertura sintetica (Sar) in banda X, può catturare immagini in qualsiasi condizione, sia di notte sia attraverso le nuvole. Promosso dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il programma è stato finanziato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa ed è un sistema duale, utilizzato cioè sia a fini civili sia di difesa. L’intera costellazione, compreso il sistema per la gestione dei dati, è stata progettata e costruita in Italia dalle aziende della Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo.