spermatozoi elica coda spermatozoi elica coda

Gli spermatozoi hanno una elica nella coda

spermatozoi elica coda
Gli spermatozoi hanno una elica nella coda

ROMA – Scoperta nella coda degli spermatozoi umani una struttura mai osservata finora: utilizzando la tomografia crioelettronica, tecnologia vincitrice del premio Nobel 2017, gli scienziati hanno trovato delle eliche all’interno dei microtuboli delle code degli spermatozoi.

Uno degli autori dello studio, Davide Zabeo dell’Università di Göteborg, ha dichiarato: “Riteniamo che questa elica possa agire come un tappo all’interno dei microtubuli, impedendo loro di crescere e restringersi come farebbero normalmente, e consentire invece all’energia dello sperma di focalizzarsi sulla mobilitazione veloce verso l’ovulo”.

Le code dello spermatozoo giocano un ruolo fondamentale nella capacità di nuotare e di conseguenza fecondare un ovulo.

Non è chiaro, tuttavia, se la scoperta dell’elica possa aprire la strada a futuri trattamenti per favorire la fertilità.
La tomografia crioelettronica produce immagini 3D delle strutture cellulari e ha ricevuto il premio Nobel nel 2017.

Johanna Höög, autrice principale dello studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha dichiarato: “Poiché le cellule sono rappresentate congelate nel ghiaccio, senza l’aggiunta di sostanze chimiche che potrebbero oscurare le strutture cellulari più piccole, è possibile osservare anche le singole proteine all’interno della cellula”.

Inizialmente gli scienziati hanno deciso di scoprire come appaiono in 3D le cellule dello sperma umano.

La Höög ha aggiunto: “Quando abbiamo guardato le prime immagini 3D della parte finale di una coda di spermatozoo, abbiamo notato qualcosa che non avevamo mai visto prima nei microtubuli: un’elica che si estendeva dalla punta dello spermatozoo ed era circa un decimo della lunghezza della coda”.

È stato così possibile osservare meglio il flagello, formato da migliaia di proteine-mattoncino, chiamate tubuline, che permette la locomozione degli spermatozoi.

Le tubuline sono organizzate in lunghe strutture, i microtubuli, sulle quali si trovano le proteine motrici, il “motore” dei flagelli. Avanzando tra un microtubulo e l’altro, queste “tirano” la coda e le permettono di piegarsi e distendersi, ossia di nuotare.

Una ricerca pubblicata nell’ottobre 2017 ha indicato la diminuzione degli spermatozoi e il raddoppio del numero di cancro ai testicoli che, per la razza umana, potrebbe trasformarsi in una bomba a orologeria, rappresentare il crollo della fertilità maschile, secondo il prof. Niels Skakkebaek dell’Università di Copenaghen.

Data la velocità del cambiamento, i pesticidi sugli alimenti sono i responsabili e non la genetica, ha sostenuto Skakkebaek.

Gestione cookie