Per più di metà dell’anno la sua poltrona al Tg1 è vuota, Augusto Minzolini è un direttore in trasferta. Globetrotter o semplicemente buongustaio: così Il Fatto Quotidiano ricostruisce le spese pazze del giornalista, sulle spalle di mamma Rai. In 14 mesi avrebbe speso ben 86.680 euro, pare usati solo per i ristoranti. E soprattutto avrebbe passato ben 129 giorni, su circa 270, fuori dalla redazione: su 56 trasferte però ha precisato solo 11 volte cosa i motivi delle sue “missioni”.
Almeno ventimila euro in più rispetto agli standard degli altri direttori che si assestano sui 60 mila circa. La bacchettata per Minzolini potrebbe arrivare dall’internal audit, indagine voluta da Mauro Masi. E proprio in un a lettera al direttore generale il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo ha fatto notare che quei conti non tornano e soprattutto non vanno bene. Così ha chiesto di aprire due procedure disciplinari per il superdirettore berlusconiano.
Secondo quanto racconta Il Fatto il direttorissimo è stato costretto ad abbandonare il Festival del cinema marocchino di Marrakesh per tornare precipitosamente a Roma: ha dovuto dare spiegazioni a Masi, che lo aspettava con la lettera di Rizzo Nervo in mano, ed è uscito dall’incontro scuro in volto.
Chi dà il via libera al direttonissimo per andare via? Scrive Beatrice Borromeo che dall’indagine risulta che le trasferte a Istanbul, Londra, Amburgo, Cannes (due volte), Praga e Marrakesh (due volte, l’ultima lo scorso weekend per il Festival del cinema marocchino, da cui è tornato ieri) non sono state preventivamente autorizzate dalla direzione generale. E anche quando la Rai dà il via libera rimangono dubbi, secondo l’indagine, sull’utilità dei viaggi: Minzolini ha ritenuto necessario partecipare per 9 giorni al Festival del cinema di Venezia, dal primo al 7 settembre e poi dal 10 all’11 settembre.