Steve Jobs: "La Camera rifiuta 1 minuto di silenzio"

ROMA – ''Ho sentito il dovere di rivolgere su un social network l'ultimo saluto pubblico a Steve Jobs, ringraziandolo per averci dato la possibilita' di godere delle sue creazioni. Avrei voluto che il genio della Apple, un grande uomo che ha cambiato il nostro modo di vivere, fosse ricordato anche in Parlamento, dove sistematicamente viene riservato un minuto di silenzio per uomini piu' o meno noti che vengono a mancare. Ma evidentemente Steve Jobs non godeva delle simpatie del vice-presidente di turno, l'on. Leone, che ha finto di non sentire la mia richiesta e ha dato la parola ad un collega subito dopo il mio intervento in Aula''. Lo afferma il deputato dell'Italia dei Valori e responsabile sanita' del partito, Antonio Palagiano.

''Spiace ancor di piu' – aggiunge – che tale episodio avvenga alla Camera dei Deputati, proprio alla vigilia del voto sulla legge bavaglio che avra', se approvata, un effetto devastante anche sulla Rete e sulla liberta' d'informazione in genere. Avremmo voluto che il Parlamento italiano, sempre pronto a ricordare deputati o senatori passati a miglior vita, ma che spesso non hanno contribuito minimamente a migliorare le nostre esistenze, rivolgesse l'ultimo omaggio a Steve Jobs, il mago della Apple, il Leonardo del Terzo Millennio''.

''E' triste constatare che, mentre l'America si e' fermata e il mondo del web e' a lutto, il Parlamento italiano sia sordo e non abbia voluto ricordare colui che ha inventato, tra l'altro, l'Iphone o l'Ipad di cui ciascun 'onorevole' e' immancabilmente dotato. Ma lo sappiamo, la sensibilita', la generosita' e la riconoscenza non sono proprie dei poteri forti'', conclude.

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