Stonehenge in Amazzonia: il mistero dei monoliti di granito di Rego Grande

Stonehenge in Amazzonia: il mistero dei monoliti di granito di Rego Grande
Stonehenge in Amazzonia: il mistero dei monoliti di granito di Rego Grande

RIO DE JANEIRO – Il mistero della “Stonhenge dell’Amazzonia“: luogo di culto o osservatorio astronomico? In Brasile è stato scoperto un conglomerato di 127 blocchi di granito disposti a cerchio e risalente a mille anni fa, che modifica notevolmente alcune convinzioni sugli abitanti dell’Amazzonia, la più grande foresta pluviale del mondo.

Rego Grande è un sito megalitico conosciuto come la “Stonhenge dell’Amazzonia”, come il famoso monumento preistorico nel Wiltshire, e si trova nello stato di Amapà, vicino alla città di Calcoene. Gli esperti affermano che l’insolita disposizione delle pietre fa pensare che potrebbe essere stato utilizzato come luogo di culto o per le osservazioni astronomiche collegate ai cicli delle coltivazioni.

Il sito prende il nome dal vicino fiume e il cerchio è largo 30 metri di diametro e si compone di 127 blocchi di granito, ciascuno alto fino a 4 metro e dal peso di diverse tonnellate. I blocchi di granito sembrano essere disposti in allineamento con il solstizio d’inverno, quando il Sole raggiunge la massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre. Sembra che l’ombra di uno dei blocchi sparisse quando la luce del Sole era allo Zenith, scrive il Daily Mail.

A riportare alla luce il sito è stato il naturalista e zoologo svizzero-brasiliano Emil Goeldi, alla fine del XIX secolo,ma è stato osservato con attenzione soltanto parecchi anni più tardi. Lailson Camelo da Silva, ora custode del sito, sostiene di averlo individuato la prima volta nel 1960, durante la caccia al cinghiale, come riporta Simon Romero sul New York Times. Nel 1990, da Silva mentre radeva al suolo gli alberi della zona circostante, scoprì nuovamente il sito.

Mentre Stonehenge, nel Wiltshire, si pensa risalga tra il 3000 e il 2000 a.C., Rego Grande è stato costruito in seguito, circa 1.000 anni fa, ossia circa 500 anni prima che gli europei iniziassero a colonizzare le Americhe.

“Stiamo cominciando a mettere insieme il puzzle della storia umana del bacino amazzonico e ciò che stiamo scoprendo ad Amapá è affascinante”,

ha affermato Mariana Cabral, archeologa alla Federal University di Minas Gerais al NYT, che insieme al marito João Saldanha, anch’egli archeologo, studiano da oltre 10 anni la curiosa disposizione dei blocchi di granito. Nel 2005, gli archeologi cominciarono a scavare nel sito e scoprirono urne funerarie realizzate in ceramica, fatto che li portò a ipotizzare che parte della zona fungesse da cimitero.

I blocchi che compongono la Stonehenge nel Wiltshire sono noti per essere stati trasportati da una certa distanza, in Brasile i ricercatori in Brasile hanno scoperto un punto a due miglia lungo il fiume Rego Grande, da cui potrebbero essere stati prelevati i blocchi di granito.

Dopo aver collegato il posizionamento dei blocchi al solstizio d’inverno, hanno avanzato l’ipotesi che la disposizione fosse studiata per i cicli di coltivazione o per la caccia ma i ricercatori affermano che il sito può essere stato anche luogo di culto, di antichi rituali e, infine, i blocchi di granito, utilizzati come segnali per i cacciatori. Alcuni esperti, tuttavia, ritengono che prima di trarre un gran numero di conclusioni sul vero utilizzo dei blocchi, è meglio essere cauti.

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