ROMA – Scoperto il motivo degli strani ronzii che nel novembre del 2018 vennero uditi in varie parti del mondo: si trattava del suono provocato dalla formazione di un nuovo vulcano sottomarino al largo dell’isola di Mayotte, territorio d’oltremare francese nell’Oceano Indiano.
A rivelarlo è uno studio condotto dallo scienziato italiano Simone Cesca del Centro di ricerca tedesco per le scienze della terra GFZ.
Cesca e il suo team di ricercatori sono riusciti a decifrare un nuovo tipo di segnale dalle profondità della Terra che indica un movimento di rocce fuse prima dell’eruzione.
I ricercatori stanno ricostruendo il parziale svuotamento di uno dei più profondi e larghi bacini di magma attivo mai scoperti prima.
Dal maggio del 2018 una inusuale sequela di terremoti è stata registrata al largo dell’isola di Mayotte, nell’arcipelago delle Comore, tra il Mozambico e il Madagascar. L’attività sismica iniziò con uno sciame di migliaia di scosse culminate con un terremoto di magnitudo 5.9.
Dal giugno del 2018, tuttavia, è venuto alla luce una nuova forma di segnale sismico così forte da poter essere registrato a migliaia di chilometri di distanza, un segnale della durata di venti o trenta minuti e caratterizzato da basse frequenze. (Fonte: GFZ)