ROMA – Una tempesta magnetica porterà spettacolari aurore boreali e rischio tilt per i satelliti delle telecomunicazioni. Questi gli effetti che l’arrivo dello sciame di particelle solari sulla Terra il 2 aprile potrebbero causare al contatto con l’atmosfera. La “nuvola” di particelle cariche di energia che sono state emesse dall’ultima eruzione solare volano nello spazio in direzione del pianeta, come ha segnalato il Solar Dynamics Observatory, Sdo, della Nasa.
I flussi di materia, prodotti da brillamenti che avvengono sulla superficie del Sole, sono stati ‘catalogati’ nella classe G1, quella relativa agli sciami di particelle in grado di provocare lievi tempeste magnetiche. Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), ha spiegato:
“Non sono eventi particolarmente significativi. Ci saranno solo delle attività geomagnetiche di modesta entità che produrranno, alle alte latitudini, le aurore boreali”.
Uno spettacolo per chi si troverà oltre il circolo polare artico dove si potrà ammirare il cielo colorarsi di tinte che vanno dal verde al viola.
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