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Genitori non pagano la retta, bimba di 4 anni cacciata dall’asilo di Terraglione (Padova)

di Sandro |20 Maggio 2010 17:42

Il sindaco di Terraglione Franco Frazzarin

Come nella vicenda delle mense negate, a rimetterci sono sempre i soggetti più deboli, i bambini. Stavolta dei genitori in difficoltà, ancora nel profondo e ricco nord, non hanno pagato la retta della scuola materna e una bimba di soli quattro anni, è stata cacciata dall’asilo. La storia, a questo punto tristemente ripetitiva, arriva da Terraglione, una frazione di Vigodarzere in provincia di Padova ed è stata pubblicata dal Gazzettino. Il parroco e il comitato di gestione della scuola materna hanno deciso di non ammettere più in classe una bambina perché non risultavano pagate tre rette mensili. Scuola e comune si rimpallano le responsabilità e la piccola, figlia di immigrati, dopo aver ripreso per qualche tempo, ora non frequenta più. “La famiglia si è trasferita” assicura il sacerdote. Problema risolto.

La bambina  frequentava regolarmente la scuola dell’infanzia da settembre. Ma a gennaio di quest’anno la piccola, si è vista sbattere le porte dell’asilo in faccia. Una scelta contestata dal sindaco di Terraglione Franco Frazzarin. “La giunta comunale ha autorizzato l’esonero dal pagamento della retta di frequenza alla famiglia della bambina. L’esonero riguarda l’interno anno scolastico, da settembre 2009 fino a giugno 2010, assumendo a carico l’onere complessivo di 1.270 euro” ha scritto il primo cittadino al parroco don Bernardo Pegoraro.

“Spiace constatare che, per decisione unilaterale del comitato di gestione, sia stata presa la decisione di non ammettere la bambina dal mese di gennaio. Di questa intenzione – continua Frazzarin – doveva essere messa al corrente l’amministrazione che avrebbe provveduto a dare copertura della retta. Ritenendo questo comportamento non conforme ai contenuti e allo spirito della convenzione in essere, si auspica un opportuno chiarimento”.

Ma il sacerdote di Terraglione difende la decisione: “Dopo tre mesi di rette non pagate e dopo aver chiesto anche un aiuto al Comune, senza ricevere risposta, cosa dovevamo fare? La famiglia non pagava niente, anche la scuola materna è in difficoltà”. Don Bernardo Pegoraro gira le accuse all’amministrazione locale: “Ci siamo rivolti al Comune per sapere cosa fare, ma la risposta ci è arrivata soltanto quando avevamo già preso la decisione. Noi li abbiamo informati – puntualizza – è inutile che si scandalizzino: prima non si impegnano e non fanno niente, e poi si scandalizzano. Adesso il problema è risolto – conclude – la bambina, dopo aver ripreso per qualche tempo, ora non frequenta più. La famiglia si è trasferita”.

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