Tensione e qualche tafferuglio a piazza Venezia a Roma dove, in mattinata, è partita la manifestazione di protesta dei cittadini dell’Aquila. Il clima si è surriscaldato quando le forze dell’ordine, hanno negato il permesso al il corteo di arrivare davanti al Parlamento passando per Corso Vittorio Emanuele. Ci sono stati tafferugli tra una cinquantina di manifestanti e le forze dell’ordine che attuano il blocco. La situazione, in seguito si è sbloccata, ma il clima rimane teso.
17:00 TERREMOTO: TERMINATA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA NAVONA. E’ terminata la manifestazione a Piazza Navona, nei pressi del Senato, dei cittadini aquilani terremotati arrivati questa mattina a Roma. Momenti di tensione e tafferugli, prima a Piazza Venezia, poi nei pressi di piazza Colonna e infine davanti Palazzo Grazioli hanno bloccato parte del centro storico per l’intera mattinata con gravi ripercussioni sul traffico. Gli aquilani hanno annunciato che torneranno a casa in serata. Poco prima della fine della manifestazione il senatore dell’Idv, Stefano Pedica, aveva esposto una bandiera verde e nera, che rappresenta i colori della citta’ dell’Aquila, fuori da un balcone di Palazzo Madama, La bandiera e’ stata rimossa poco dopo.
17:00 TERREMOTO: DI PIETRO, RIVOLTA CONTRO GOVERNO DELL’ODIO. ”Questo e’ il governo dell’odio e del manganello”. Cosi’ Antonio DI Pietro, segretario di Idv, commenta gli scontri della polizia con i terremotati aquilani a ROma. ”Sono al fianco degli aquilani – ha detto Di Pietro – che stamattina hanno protestato a Roma contro un Governo che li ha illusi e abbandonati. Gli scontri con le forze di Polizia sono vergognosi. Questa e’ una battaglia della disperazione. Una battaglia tra poveri che porta solo dolore”. ”L’errore e’ aver bloccato i manifestanti – ha proseguito – e alzato il livello della tensione. Anche i terremotati hanno il diritto di manifestare. E mentre in piazza alcuni manifestanti venivano feriti durante gli scontri, in Parlamento un deputato di Italia dei Valori (Franco Barbato) veniva colpito con un pugno da un esponente del Pdl (il partito dell’amore)”. ”Questo e’ il governo dell’odio e del manganello – conclude Di Pietro – Dobbiamo organizzare la resistenza, la strada per una rivolta sociale in Italia e’ alle porte rispetto a un governo sordo e cieco”.
17:00 TERREMOTO: PEZZOPANE, USATO MANGANELLO SU RAGAZZI E POLITICI. ”L’autorizzazione al presidio davanti a Montecitorio e al passaggio per arrivare in piazza Navona era stata chiesta per molte meno persone. In ogni caso non ci aspettavamo un’accoglienza militarizzata, siamo un popolo di pace”. L’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane spiega cosi’ i blocchi e le conseguenti proteste dei manifestanti aquilani all’indirizzo delle forze dell’ordine durante la manifestazione oggi a Roma. E soprattutto, ha aggiunto Pezzopane ricordando che oltre ai due giovani rimasti feriti alla testa, anche il deputato del Pd eletto in Abruzzo Giovanni Lolli e’ stato coinvolto nei tafferugli, ”non e’ accettabile che si usi il manganello contro ragazzi inermi e uomini delle istituzioni”.
16:46 TERREMOTO: BLITZ SENATORI IDV, BANDIERA L’AQUILA AL SENATO. Nuovo blitz in stile dannunziano dei senatori dell’Italia dei Valori riusciti, questa volta, a issare la bandiera verde e nera del Comune de L’Aquila. Con un’azione fulminea, Stefano Pedica e Giuliana Carlino sono entrati nella Sala Maccari di Palazzo Madama e, una volta elusa la sorveglianza dei collaboratori, si sono affacciati dalla finestra su Corso Rinascimento per issare la bandiera. Si e’ trattato, hanno spiegato Pedica e Carlino che si sono recati in Sala stampa per informare i cronisti del loro blitz, di un gesto di solidarieta’ con i terremotati abruzzesi, che stanno manifestando in piazza Navona. Il tutto e’ durato un paio di minuti. Il tempo perche’ i commessi di Palazzo Madama, superata la sorpresa, rimuovessero la bandiera dal pennone del Senato.
16:42 ++ TERREMOTO: FRATTINI,TREMONTI CONTATTERA’ PD SU TASSE ++. ”Il ministro Tremonti deve parlare con la senatrice Anna Finocchiaro per vedere se si puo’ accogliere questa richiesta sulle tasse”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine del vertice del pdl.
16:37 TERREMOTO: DE MAGISTRIS, BERLUSCONI SI COMPORTA COME SCELBA. ”In un paese democratico non e’ accettabile la repressione del dissenso, soprattutto quando nasce dalla disperazione, soprattutto quando vede coinvolti cittadini colpiti da una tragedia i quali hanno dovuto anche sperimentare, sulla loro pelle gia’ offesa, la speculazione illecita di imprenditori banditi e esponenti istituzionali corrotti (scandalo Bertolaso&co docet)”. Lo dice l’europarlamentare dell’Idv Luigi De Magistris. ”Oggi i cittadini de L’Aquila – sottolinea – sono scesi in piazza per ricordare alle istituzioni e al Governo le promesse tradite e le istituzioni e il Governo hanno risposto loro con la carica delle forze dell’ordine. Berlusconi si comporta come Scelba e continua a rispondere alle pressioni legittime degli aquilani con uno spot populistico incessante, secondo cui la citta’ sarebbe tornata alla normalita’ grazie al suo operato. Insomma per lui tutto e’ una marchetta elettorale, una passerella mediatica. Nella manovra pero’ niente e’ stato concesso alla popolazione terremotata: si pensi per esempio al fronte fiscale, in cui l’esecutivo ha dato prova della sua rapacita’ non prorogando la sospensione del pagamento delle tasse, mentre manca una legge organica per la ricostruzione e la ripresa del tessuto occupazionale e industriale di questo territorio”.
16:33 TERREMOTO: SASSOLI (PD), SCONTRI INDEGNI DI PAESE CIVILE. ”Cio’ che e’ accaduto oggi a Roma e’ indegno di un Paese civile”. Lo dichiara il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli. ”I cittadini dell’Aquila hanno giustamente portato sino alla soglia di Palazzo Chigi un grido di dolore da troppo tempo colpevolmente ignorato dal governo – aggiunge l’europarlamentare – ed e’ gravissimo che chi ne aveva la responsabilita’ non abbia impedito con ogni mezzo che si arrivasse allo scontro fisico con chi era in piazza per una protesta sacrosanta che ci chiama in causa tutti. La delegazione del Pd al Parlamento europeo esprime la propria convinta solidarieta’ a tutti i cittadini dell’Aquila e dell’Abruzzo, in particolare a chi oggi a Roma ha visto aggiungersi al danno la beffa”. ”Chiunque arrivi all’Aquila in questi giorni leggera’ sulle colline circostanti la scritta ‘SOS’. Oggi – dice ancora Sassoli – quella richiesta di aiuto e’ arrivata vicinissimo alle orecchie del presidente del Consiglio che, mentre Bersani era in piazza a parlare con i manifestanti, si e’ barricato nel palazzo. L’immagine plastica di quanto il re sia ormai nudo e di quanto fossero vuoti e strumentali i suoi spot dei miracoli”. ”Il Partito democratico chiede al governo – conclude Sassoli -, cosi’ come ha sempre fatto dallo scorso 6 aprile in poi, di allungare la proroga per il pagamento delle tasse per tutte le popolazioni terremotate cosi’ come si e’ fatto per Umbria e Marche e di approvare al piu’ presto una tassa di scopo per la ricostruzione di una citta’ e di una Regione che rischiano di morire”.
16:20 TERREMOTO: FERITO ALLA TESTA, MIE IMPRONTE SANGUE SU MURO. Ha ‘macchiato’ il muro esterno di una banca in via del Corso, lasciando le impronte delle sue mani insanguinate dopo essere stato colpito alla testa durante la manifestazione degli aquilani in via del Corso. E’ Vincenzo Benedetti, pizzaiolo dell’Aquila originario di Bari, che dopo il terremoto vive in un camper. ”Non mi ha ucciso il terremoto, figuriamoci se lo fara’ qualche manganellata”, ha detto Benedetti. ”Sono dell’Associazione Epicentro solidale e faccio parte del servizio d’ordine del corteo. Al secondo cordone delle forze dell’ordine in via del Corso, durante alcuni momenti di tensione, sono stato colpito alla testa da quattro manganellate mentre ero di spalle. La mia faccia e’ diventata in pochi secondi una maschera di sangue – ha raccontato il terremotato – un medico di Paganica mi ha portato nella vicina banca e mi ha soccorso, ma io ho voluto prima lasciare le impronte del mio sangue su un muro per testimoniare il sangue degli aquilani in questa manifestazione”, ha spiegato Vincenzo con la testa fasciata e la maglietta inzuppata di sangue.
16:14 ++ TERREMOTO: MARONI, RIUNIONE AL VIMINALE SU INCIDENTI ++ ”Sto andando al ministero per fare una riunione su quanto accaduto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, rispondendo a margine di un’audizione a San Macuto, ad una domanda sugli scontri che in giornata hanno coinvolto i manifestanti aquilani e le forze dell’ordine a Roma. Per ora, ha spiegato il ministro, ”ho solo notizie frammentarie, al ministero mi faro’ raccontare come sono andati i fatti. Io – ha sottolineato – verifico i fatti non le opinioni riportate da qualcuno”. Maroni ha quindi riferito di ”essere favorevole alle manifestazioni quando si svolgono pacificamente, senza violenze e voglio capire perche’ questa non si e’ svolta in questo modo, voglio capire se ci sono responsabilita’ e da che parte”.
16:09 TERREMOTO: CIALENTE, SCHIFANI HA COMPRESO RAGIONI PROTESTA. ‘Il presidente Schifani ha compreso le ragioni della nostra protesta”. Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, al termine dell’incontro a palazzo Madama, al quale hanno preso parte numerosi senatori e, in particolari, quelli abruzzesi. ”Il principale problema rispetto al quale si e’ soffermata la sua attenzione – ha spiegato Cialente – e’ quello della restituzione del 100 per cento dei contributi e dei tributi arretrati, assolutamente insolvibile”. Cialente ha riferito che la delegazione ha avuto un incontro con i capigruppo al Senato del Pd, Anna Finocchiaro, dell’Udc Gianpiero D’Alia e del Pdl Maurizio Gasparri che, secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, starebbe riferendo al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
16:08 TERREMOTO:MANIFESTANTI A SCELLI(PDL),VA’A CENA DA BERTOLASO. ”Vai a cena da Bertolaso”, ”Fuori la mafia dallo Stato” e ”Servo”. E’ quello che i manifestanti aquilani in piazza Navona hanno gridato al deputato del PdL Maurizio Scelli, originario di Sulmona, arrivato nella piazza per parlare con loro. In merito alla questione dell’abolizione delle tasse per gli aquilani, Scelli – contestato e insultato dai manifestanti – ha spiegato che ”va affrontata con il ministero dell’Economia”.
16:03 TERREMOTO:RUTELLI, AQUILANI ANGOSCIATI ASSENZA PROSPETTIVE. ”Bisogna comprendere il motivo di angoscia di tanti aquilani, che va oltre la questione della ricostruzione e tasse da pagare, ma riguarda la mancanza di prospettive di sviluppo”. Lo dice il leader di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli, esprimendo preoccupazione per i tafferugli tra forze dell’ordine e manifestanti nei pressi di palazzo Chigi. ”La comunita’ colpita dal sisma – sottolinea Rutelli – dispone certamente di case dignitose, ma sono provvisorie mentre neanche un centesimo e’ stato investito per finanziare la ripresa delle attivita’ produttive. Insomma, si sono create aspettative eccessive: una citta’ come L’Aquila cosi’ non torna a vivere e l’angoscia di oggi riguarda il futuro a medio termine degli aquilani”. ”L’Aquila – riparte o rimane morta” conclude Rutelli.
15:56 TERREMOTO:DI STEFANO (PDL), VERGOGNOSO ATTEGGIAMENTO BERSANI. ”Non e’ il governo che deve vergognarsi ma piuttosto chi come Bersani che specula sulle oggettive difficolta’ della popolazione aquilana colpita dal terremoto, dichiarando in un contesto gia’ cosi’ drammatico che ‘servono interventi quali la tassa di scopo’. Come mai tra i tantissimi emendamenti presentati alla Finanziaria dal Pd non c’e’ traccia? E come mai il Pd se ne ricorda solo adesso?”. Lo chiede il senatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano secondo il quale ”e da irresponsabile soffiare sulla tensione e sulla rabbia di chi ha sofferto tanto, soprattutto da parte di chi si dichiara alternativa di governo”. ”Da parte mia – precisa Di Stefano – piena solidarieta’ ai manifestanti anche se e’ necessario fare attenzione alle strumentalizzazioni da parte di chi vuole speculare sulla rabbia della gente. E a tal proposito mi sorge un dubbio: leggo dai siti dei manifestanti che sono partiti in duemila, percio’ gli altri di dov’erano? E mi sembra strano che tanti manifestanti parlassero con l’accento romano”.
15:41 TERREMOTO:DI STEFANO, SCHIFANI DA’ CENTRALITA’ A PROBLEMA Il senatore del Pdl Fabrizio Di Stefano ha espresso ”gratitudine e apprezzamento, come abruzzese, nei confronti del presidente Schifani per la sensibilità dimostrata oggi nell’accogliere la delegazione aquilana e ascoltarne le richieste, ma anche nel manifestare disponibilità per ulteriori interventi oltre quelli già posti in essere dal Governo”. ”Tale gesto – ha aggiunto Di Stefano – prova che la ‘questione aquilana’ rimane centrale sul tavolo della politica e lo sarà anche nei prossimi mesi, specialmente per quel che concerne tematiche sensibili quali la restituzione del prelievo fiscale. Questa – ha concluso il senatore PdL – è la garanzia del fatto che non mancheranno ulteriori interventi sull’argomento anche nei provvedimenti successivi alla pausa estiva”.
15:40 TERREMOTO: MASCITELLI (IDV), MARONI RIFERISCA IN PARLAMENTO. “Chiederò formalmente che Maroni venga a riferire in Senato su quello che è accaduto oggi a Piazza Venezia, con i terremotati dell’Aquila malmenati dalle forze dell’ordine”. Lo afferma Alfonso Mascitelli, senatore abruzzese dell’Italia dei Valori, che insieme ad altri esponenti dell’IdV e al presidente Antonio Di Pietro ha preso parte alla manifestazione di protesta, “una manifestazione libera – sottolinea – una grande prova di dignità del popolo aquilano”. Mascitelli, il quale rileva come soltanto grazie all’intervento di Di Pietro sia stato possibile ai manifestanti dirigersi verso il Parlamento, dove erano in programma incontri con i rappresentanti delle forze politiche di opposizione, ricorda che nella manovra “nulla è stato concesso a questi cittadini duramente provati dall’evento catastrofico dello scorso anno”. In particolare, sottolinea Mascitelli, “per quanto riguarda il fisco, ieri è stato bocciato dalla Commissione Bilancio del Senato un emendamento IdV che proponeva la proroga di diciotto mesi, fino al 2011, per il pagamento in 120 rate mensili dei contributi ridotti al 40%. Evidentemente la grande propaganda berlusconiana ha fatto effetto anche sui parlamentari del centrodestra i quali credono che tutto sia a posto nell’area del cratere. Peccato, però – conclude l’esponente IdV – che non sia assolutamente così”.
15: 23 TERREMOTO: LUSI (PD) SCRIVE A AMBASCIATORI DEL G8 A L’AQUILA. Il senatore del Pd Luigi Lusi ha inviato agli ambasciatori in Italia dei paesi che hanno partecipato al G8 a L’Aquila, una raccolta dei principali lanci di agenzie di stampa sui gravissimi scontri durante la manifestazione di oggi dei terremotati dell’Aquila. “Gentile ambasciatore”, si legge in uno stralcio della lettera che accompagna il ‘dossier’, “Le scrivo perché spero voglia rendere partecipe il Suo paese che ha generosamente contribuito, nonostante i disagi e i problemi logistici e di sicurezza, al G8 che lo scorso anno, in fretta furia, è stato spostato dalla Maddalena all’Aquila. So – prosegue Lusi – che è stato un gesto di solidarietà nei confronti di questa terra martoriata dal terremoto, per vedere in prima persona i danni, la distruzione, il dolore che ha colpito questa gente, di cui sono parte”. “Oggi, queste persone che hanno perso familiari, amici, casa, lavoro, ma non la dignità, sono state spintonate, caricate, manganellate, mentre manifestavano pacificamente – prosegue la lettera – per gridare tutto il loro dolore a questo governo che prima li ha riempiti di promesse e poi li ha semplicemente abbandonati. Tra poco, questa gente che sta ancora con fatica provando a tornare alla normalità, che non ha lavoro e nessuna prospettiva futura, dovrà tornare a pagare le tasse, come un qualunque cittadino – conclude Lusi – a cui il terremoto non ha sconvolto la vita”.
15:22 TERREMOTO: VITA (PD), TG1 SENZA VERGOGNA. “Il principale giornale italiano continua a percorrere la sua parabola verso l’abisso. Non solo marginalizzando le notizie che riguardano l’opposizione politica. Nell’edizione delle 13,30 a fare le spese della faziosità inaudita della direzione della testata sono stati i cittadini de L’Aquila. La notizia sulla manifestazione a Roma e sull’attacco della polizia è arrivata alla fine dell’edizione. E, tra l’altro, la città è rimasta bloccata a lungo e i risvolti di tale vicenda sono rilevantissimi. E, ancora, la notizia è stata usata per mettere in cattiva luce il segretario del Pd Bersani. Ho già chiesto al Presidente Zavoli di poter verificare lo stato di affidabilità di una testata che contribuisce non poco all’identità complessiva del servizio pubblico”. Lo afferma in una nota il senatore Pd Vincenzo Vita della commissione di Vigilanza Rai.
15:12 TERREMOTO: MANIFESTANTI GIUNTI IN PIAZZA NAVONA. I manifestanti aquilani dopo aver attraversato corso Vittorio Emanuele sono giunti al presidio fissato in piazza Navona. Qui un cordone di polizia e le transenne bloccano il varco che dalla piazza si affaccia sul vicino palazzo del Senato.
14: 50 TERREMOTO: GIOVANARDI, CIALENTE STIA ALL’AQUILA E LAVORI. ”Quando vedo il sindaco dell’Aquila Cialente e l’ex presidente della provincia Pezzopane, ambedue noti esponenti politici del Pd, in giro per Roma alla testa dei manifestanti contro il Governo, mi corre l’obbligo di ricordare che da 13 mesi aspetto dagli amministratori locali le indicazioni di come spendere 12 milioni di euro stanziati nel maggio 2009 dal Dipartimento Famiglia per strutture per bambini, anziani, famiglie in difficolta”’. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, con delega alle politiche familiari, in merito alla manifestazione dei terremotati in corso a Roma. ”Se i suddetti capipopolo – prosegue l’esponente del governo – se ne stessero all’Aquila a lavorare per la ricostruzione, sicuramente non dovremmo registrare questi vergognosi, incredibili ritardi per la realizzazione di strutture che per loro responsabilità sono ancora totalmente al palo”.
14:46 TERREMOTO: BERSANI, QUANDO GOVERNAVAMO NOI ERA DIVERSO. ”Quando governavamo noi i terremotati non li abbiamo mai trattati cosi”’. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commentando la manifestazione dei terremotati abruzzesi a Roma. ”C’e’ bisogno di una serie di interventi – ha detto parlando a Montecitorio con i cronisti – per mettere ordine ai problemi, mettendo insieme emergenza e ricostruzione. Invece non si e’ fatto nulla del genere e ora la gente e’ esasperata”. Per quanto riguarda le misure d’emergenza, secondo Bersani andrebbero in manovra, e dovrebbero consistere nel rinvio del pagamento delle tasse, nell’attivazione delle zone franche e in misure per l’occupazione, nonche’ nel dare i finanziamenti agli enti locali ”almeno per pagare gli alberghi”. E poi servirebbe una legge ”organica per la ricostruzione, con finanziamenti da mettere in Bilancio ed anche con una tassa di scopo”. ”Il governo non ha incredibilmente fatto nulla – ha aggiunto – e’ questo porta la gente all’esasperazione. Anche perche’ c’e’ il silenzio dei principali Telegiornali. E quando i drammi non hanno una voce sale l’esasperazione”. ”Quando governavamo noi i terremotati non li abbiamo mai trattati cosi – ha aggiunto Bersani – ricordo che per l’Umbria e la Marche facemmo tutto con ordine, senza spot, anche pagando qualche incomprensione all’inizio. Il governo Berlusconi ha invece puntato tutto sull’emergenza pensando di cavarsela con uno spot”.
14:40 TERREMOTO: MANIFESTANTI LASCIANO P.GRAZIOLI,ORA VERSO SENATO. Hanno lasciato via del Plebiscito diretti in corteo verso piazza Navona, nei pressi del Senato, i manifestanti aquilani che da questa mattina stanno manifestando a Roma. Dopo aver attraversato piazza Venezia sono arrivati in via delle Botteghe Oscure, bloccando il traffico.
14:35 TERREMOTO:MANIFESTANTI A PREMIER,HAI SFRUTTATO NOSTRO DOLORE. ”Berlusconi hai sfruttato il nostro dolore, vieni qui se hai il coraggio”. Sono gli slogan scanditi dei manifestanti dell’Aquila, in via del Plebiscito a qualche metro da Palazzo Grazioli. Durante la protesta momenti di tensione con le forze dell’ordine che hanno tentato di far indietreggiare il gruppo di manifestanti. I manifestanti hanno gridato anche ”buffoni” e ”fascisti”. Sul posto, dall’altra parte del cordone delle forze dell’ordine, anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.
14.27 Cialente: “Temo una cartica della polizia sugli aquilani”
14.24 Finocchiaro: “Manifestanti non sono black bloc”. “I cittadini de L’Aquila e delle zone terremotate dal terribile terremoto del 6 aprile scorso hanno il pieno diritto di manifestare contro questo governo che, ancora una volta, in questa manovra, pare ignorare la tragedia e le perdite, umane e materiali, che gli aquilani e tantissimi abruzzesi hanno subito”. Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. ” vergognoso e inaccettabile per un Paese civile e democratico come il nostro – ha proseguito Finocchiaro – che cittadini che manifestano pacificamente per difendere i loro diritti, per chiedere al governo di non essere tartassati dalle tasse in un momento tanto difficile e per avere lo stesso trattamento fiscale riservato ai cittadini colpiti dal terremoto delle Marche, dell’Umbria e del Molise, vengano oggi trattati come pericolosi black bloc. Gli abruzzesi – conclude Finocchiaro – hanno il pieno diritto di esprimere il loro dissenso. Rispetto, attenzione e atti concreti per favorirli sono dovuti
14.22 Cialente tenta mediazione con le forze dell’ordine. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente sta mediando tra i manifestanti e le forze dell’ordine davanti a Palazzo Grazioni ”perche’ – ha detto – c’e il rischio di una carica”. ”Un’intera citta’ e’ venuta a Roma a chiedere aiuto – ha aggiuno Cialente – e ha preso le botte”.
14.10 Manifestanti sotto Palazzo Grazioli gridano “vergogna”. Tensione altissima. Un nuovo cordone di sicurezza formato da poliziotti e carabinieri ha bloccato i manifestanti all’altezza dell’angolo di palazzo Grazioli. Ci sono stati spintoni fra i manifestanti che tentavano di forzare il blocco e le forze dell’ordine. Il portone di Palazzo Grazioli e’ stato chiuso per ragioni di sicurezza. E’ la prima volta che la ‘zona rossa’ di via del Plebiscito, davanti alla residenza privata del premier Silvio Berlusconi, viene violata dai manifestanti
14.03 Manifestanti a via del plebiscito sotto l’abitazione romana di Berlusconi. Un folto gruppo di manifestanti aquilani e’ arrivato, forzando il blocco posto a piazza Venezia, a poche decine di metri da Palazzo Grazioli, dove e’ in corso il vertice del Pdl con Berlusconi.
13.54 Il corteo si dirige verso il Senato. La manifestazione dei terremotati aquilani a Roma prosegue. Dopo aver raggiunto piazza Montecitorio, ora i manifestanti si dirigono verso pallazzo Madama. Il corteo è ora ordinato e la tensione è molto calata rispetto ai momenti iniziali della giornata.
13.35 Cialente: “Manganellato no, Calpestato sì”. ”Non ci e’ bastato il terremoto abbiamo preso anche le botte”. Cosi’ il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente commenta gli scontri di oggi alla manifestazione dei terremotati a Roma. ”Sono stato calpestato nei tafferugli a piazza Venezia mentre cercavo di calmare gli animi”, ha rassicurato Cialente, dopo che si era sparsa la voce che fosse stato colpito da una manganellata. Il sindaco dell’Aquila accusa dolore a una caviglia e dice:”non mi aspettavo il blocco da parte delle Forse dell’ordine, abbiamo fatto sempre manifestazioni pacifiche”, ma spiega di non essere a conoscenza del percorso autorizzato per la manifestazione.
13.31 Bersani: “Tassa di scopo per l’Abruzzo nella manovra“. ”Siamo pronti a sostenere un intervento di solidarieta’ fiscale. Si puo’ fare una tassa di scopo e questa manovra puo’ essere l’occasione per dare spazio a queste decisioni”. Lo ha detto ai manifestanti aquilani che hanno raggiunto Piazza Colonna a Roma, il leader del Pd, Pierluigi Bersani. ”Sono qui per far sapere al popolo dell’Aquila che per il Pd la citta’ abruzzese e’ il problema numero uno”, ha concluso tra gli applausi Bersani. Al suo arrivo, il leader del Pd era stato contestato da una parte dei manifestanti.
13.25 Pezzopane smentisce manganellata a Cialente. “Solo spintoni, nessuna manganellata”. Con queste parole l’ex governatore della Regione Abruzzo Stefania Pezzopane ha smentito la presunta aggressione al sindaco dell’Aquila Cialente.
13.17 Gli striscioni dei manifestanti, arrivato anche Marco Pannella. ”Diritti, non favori. Siamo cittadini non sudditi”. Cosi’ si legge su alcuni striscioni che vengono sorretti dai terremotati aquilani che da questa mattina manifestano nel centro di Roma. ”Non siamo stati fregati solo noi – gridano i manifestanti – ma tutti i cittadini italiani”. Alla manifestazione e’ giunto anche il leader radicale, Marco Pannella.
13.13 Bersani arriva al corteo. Contestato. ”Vergogna, buffoni, ci avete lasciati soli”, cosi i manifestanti dell’Aquila hanno accolto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivato a piazza Colonna. I manifestanti hanno urlato che ”l’opposizione ci ha abbandonato”.
13.07 Vincenzo Banetti, uno dei feriti: “Non siamo criminali, siamo solo terremotati”. Vincenzo Banetti, uno dei giovani feriti in piazza Venezia durante gli scontri con la polizia spiega: “Non siamo criminali, siamo soltanto quattro terremotati che voglio essere trattati come italiani”. Banetti ha un cerotto sulla testa e una borsa per il ghiaccio. Il giovane racconta di essere stato colpito da una manganellata, e di essere venuto a manifestare perchè dal giorno del terremoto vive in una baracca.
12.59 Parla il sindaco Cialente: “Case temporanee, ricostruzione ferma, soldi finiti, e subito tasse da pagare”. ”Dal primo luglio abbiamo ripreso a pagare le tasse. Ma lo spettro piu’ grande e’ un altro: dal primo gennaio ripagheremo 14 mensilita’ di tasse con il recupero di quelle non pagate, il che vuol dire che per ogni 1000 euro ci sono 200 euro di tasse aggiuntive. Le casse sono vuote, e dico della cassa per pagare l’emergenza come vice commissario. Per i 32 mila sfollati che ancora alloggiano negli alberghi, c’e’ una spesa fra i 15 e i 20 milioni al mese, che naturalmente non posso pagare. Questi sono i problemi che ho rappresentato al presidente del Senato Renato Schifani. Senza trascurare che la manovra finanziaria all’esame della Commsisione Bilancio ha trascurato del tutto l’emergenza Abruzzo”: e’ lo sfogo del sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, al termine dell’incontro avuto con il presidente del Senato. Attraversando il transatlantico di Palazzo Madama, Cialente parla e precisa. Non nega il riconoscimento per quello che e’ stato fatto, dal Governo e dalla Regione, nella gestione dell’emergenza . ”Li’ – racconta il sindaco – e’ stata costruita una citta’ temporanea: case temporanee, chiese temporanee, uffici e negozi temporanei. Dal primo luglio abbiamo ripreso a pagare le tasse. A Schifani ho rappresentato soprattutto un problema: non ci sono soldi nelle casse, non c’e’ liquidita’. Dobbiamo pagare 350 milioni per l’emergenza ed e’ tutta da avviare la ricostruzione”. Cialente e’ stato avvicinato poi da alcuni senatori che gli hanno chiesto notizie sulla manifestazione di aquilani, che da Piazza Venezia hanno cercato di attraversare via del Corso. Sul percorso hanno trovato pero’ le forze dell’ordine. ”Si’ c’e’ stato qualche scontro”, ha risposto Cialente. ”Feriti? Si’, pare uno, forse due ragazzi sono rimasti feriti”.
12.52 Schifani riceve delegazione manifestanti. Renato Schifani, ha ricevuto al Senato una delegazioni di politici che si è staccata dal corteo dei terremotati ora a piazza Colonna. All’incontro hanno partecipato il sindaco Massimo Cialente, l’ex presidente della provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, alcuni senatori abruzzesi e alcuni consiglieri provinciali.
12.49 Manifestanti a Piazza Colonna, slogan contro Governo e Chiodi. Il corteo dei terremotati aquilani è arrivata a Piazza Colonna e attende di poter arrivare a Montecitorio. I manifestanti intonano cori contro il governo e il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi.
12.39 Corteo spezzato in tre tronconi. La manifestazione degli aquilani è divisa in tre tronconi. Un gruppo è fermo in vai del Corso, un altro ha già raggiunto piazza Montecitorio dalle vie laterali, mentre un terzo è tornato a piazza Venezia.
12.33 Di Pietro annuncia: si va a Montecitorio. Il leader dell’Idv, dopo un incontro col questore, ha raggiunto un accordo che consente ai manifestanti di arrivare a Montecitorio.
12.24 Polizia: corteo non autorizzato. Secondo le forze dell’ordine il corteo non era autorizzato a transitare lungo via del Corso. I manifestanti sostengono il contrario.
12.18 Di Pietro invita alla calma i manifestanti. Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro è arrivato al corteo e invita i manifestanti a mantenere la calma. Di Pietro ha spiegato che Montecitorio al momento è occupata da un corteo di disabili e che è impossibile da raggiungere.
12.12 Sale a tre il numero dei feriti. Un terzo manifestante è stato ferito alla testa dalle forze dell’ordine. Indossa una maglietta gialla coperta di sangue.
1206: Poliziotti aquilani tra i manifestanti. C’è anche una delegazione della polizia aquilana tra i manifestanti. Le forze dell’ordine esibiscono una sagoma che ritrae l’immagine di un poliziotto colpito da un pugnale con la scritta “L’Aquila ferita”. I loro colleghi, però, usano i manganelli.
12.04: Manganellato anche il sindaco Cialente Anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, è stato colpito da una manganellata. Con lui è stato colpito anche il deputato Pd Giovanni Lolli
11:53 Ragazzo ferito alla testa. C’è anche un secondo ferito. Un ragazzo è stato colpito alla testa. La maglietta rossa del giovane è coperta dal sangue.Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate e presenta lesioni sanguinanti. ”Guardate il sangue di un aquilano – ha detto dopo essersi rifugiato nella sede di una banca in via del Corso – La mia unica colpa e’ essere un terremotato”.
11:48 Blocco forzato, manifestanti a piazza Colonna. Alcuni partecipanti alla manifestazione dei terremotati aquilani, in corso a Roma, hanno sfondato il secondo blocco che le forze dell’ordine avevano posto circa a meta’ di via del Corso e hanno raggiunto correndo piazza Colonna. La polizia e’ in assetto antisommossa.
11:21 Tafferugli, un ferito. Il corteo degli aquilani diretto a Montecitorio e’ stato bloccato dai mezzi blindati della polizia, messi di traverso all’imbocco di via del Corso. Ci sono stati tafferugli tra una cinquantina di manifestanti e le forze dell’ordine che attuano il blocco. Una ragazza lamenta di essere stata colpita accidentalmente al volto. Al momento i cinquemila aquilani sono concentrati in piazza Venezia, esibiscono i gonfaloni dei comuni presenti e fanno sentire la propria voce scampanellando e fischiando.
Dal capoluogo abruzzese, nella mattinata di mercoledì 7 luglio, nella capitale sono arrivati 50 pullman. A guidare il corteo, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. Nelle intenzioni degli organizzatori c’era quella di protestare sotto Montecitorio. La polizia, invece, ha prima bloccato via del Plebiscito temendo che i manifestanti protestassero sotto la casa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E poi ha spiegato ai manifestanti che verso la Camera potrà marciare solo una delegazione di 150 persone.
Immediata la reazione dei manifestanti che hanno urlato “vergogna, vergogna”. Cialente ha tentato di riportare l’ordine chiedendo ai cittadini di non forzare il blocco. Il sindaco si è tolto la fascia tricolore e ha alzato le mani in segno di pace.
I manifestanti chiedono la sospensione delle tasse, occupazione e sostegno all’economia. Sono circa 5 mila le persone arrivate dal ‘cratere’, oltre al comune dell’Aquila paesi limitrofi come San Demetrio, Fossa, Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, e Sulmona, che pur non essendo stata inserita nell’area dell’epicentro del sisma del 6 aprile 2009 ha subito danni. I manifestanti, arrivati con 40 autobus e in auto, sfilano lungo via del Corso diretti a Montecitorio e nel pomeriggio si concentreranno in piazza Navona.
Alla manifestazione, organizzata dal Popolo delle carriole del presidio di piazza del Duomo, hanno aderito tra gli altri i comitati ‘3 e 32’, ‘Rete Aq’, ‘Eva’ (Eco villaggio autocostruito), ‘Cittadini per i cittadini’ e gli universitari che abitavano la Casa dello studente. I manifestanti vestono magliette con su scritto ”forti e gentili”, come diceva D’Annunzio, ”ma non fessi”, e portano bandiere nere e verdi, i colori della citta’.