Terremoto Calabria, la scossa causata dall’antico Oceano che sprofonda

Terremoto Calabria, la scossa causata dall'antico Oceano che sprofonda
Terremoto Calabria, la scossa causata dall’antico Oceano che sprofonda

ROMA – L’antico Oceano che sprofonda sotto al Mar Tirreno è la causa del violento terremoto di magnitudo 4.3 che nella notte tra 10 e 11 agosto è stato registrato al largo delle coste della Calabria.

Il sisma ha avuto ipocentro a 227 chilometri di profondità, proprio dove l’antico oceano della Tetide sprofonda sotto al mantello terrestre, come spiegato da Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv), all’Ansa:

“L’antico oceano della Tetide sprofonda sotto il mantello terrestre e si piega sotto la costa della Calabria, del Cilento e della Sicilia, dando luogo a un’attività sismica particolarmente profonda”.

In questa regione, ha aggiunto, è attivo un processo chiamato ‘subduzione’ simile a quanto accade in alcune aree dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano: in pratica un pezzo di litosfera, che comprende crosta e mantello, e che in questo caso è il relitto dell’antico oceano, sprofonda in verticale nel mantello e genera terremoti profondi, prosegue Amato:

“La profondità è ben maggiore di quella dei terremoti che avvengono nell’Appennino e nella stessa Calabria, che è generalmente compresa tra 15-20 chilometri”.

La profondità elevata attutisce molto l’energia del terremoto e lo fa avvertire di meno, rispetto a quelli della stesa magnitudo che avvengono più in superficie. Dal 2005, ha rilevato Amato, nell’area ci sono stati 20 terremoti di magnitudo superiore a 3.5, di questi, 4 erano di magnitudo superiore a 4.0. Il più forte dei 20 è stato il terremoto di magnitudo 5.1 registrato nel Mar Tirreno il 17 dicembre del 2008, avvenuto alla profondità di 269 chilometri.

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