La leggenda del terremoto a Roma, chi era Raffaele Bendandi

Pubblicato il 10 Maggio 2011 - 00:12 OLTRE 6 MESI FA

Raffaele Bendandi

ROMA – Per alcuni è una sorta di profeta infallibile, per altri un ciarlatano. Per altri ancora è un uomo che, da autodidatta, ha dedicato la sua vita a cercare di capire e prevedere i terremoti? Ma chi è Raffaele Bendandi, “l’uomo dei terremoti” che  in base a una leggenda metropolitana circolata in rete avrebbe predetto un terremoto devastante a Roma l’11 maggio del 2001?

Bendandi nasce a Faenza nel 1893, dopo le scuole elementari non prosegue gli studi ma si appassiona da subito all’astronomia ed alla geofisica, avvicinandosi in particolare ai fenomeni dei terremoti. La leggenda vuole che, durante le passeggiate in spiaggia effettuate mentre era di guardia al servizio militare, abbia elaborato la teoria sui terremoti.

Bendandi riteneva che la crosta terrestre, come le maree, è soggetta all’attrazione gravitazionale della Luna e agli spostamenti degli altri pianeti del sistema solare.

Sulla base di questa teoria, mai riconosciuta dalla comunità scientifica, Bendandi effettuò diverse previsioni che spesso risultarono approssimativamente esatte. Morì nel 1979, lasciando una grande mole di appunti raccolti dall’associazione ‘La Bendandiana’: negli scritti lasciati non esistono tracce di alcuna previsione per un terremoto a Roma l’11 maggio, ma la speculazione su questo strano personaggio è arrivata a formulare un’ipotesi catastrofista che negli ultimi tempi, nonostante l’assenza di prove, continua a turbare la tranquillità di molti cittadini della capitale.