Tifosi serbi e la bandiera del Verona: erano tifosi non violenti

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA

Nessun pericoloso ultranazionalista serbo ”annidato” a Verona, ma solo un gruppo familiare di 5 serbo-bosniaci, in Italia da 20 anni e perfettamente integrati, che erano allo stadio “Ferraris” di Genova per tifare per la loro nazionale. La Digos, in collaborazione con i Carabinieri, ha risolto oggi il mistero della bandiera con la scritta ”Verona” apparsa martedì’ sera sulla curva occupata dal gruppo più facinoroso dei tifosi serbi.

La bandiera l’avevano appesa prima del caos i cinque serbo-bosniaci provenienti da un paesino della provincia scaligera. Un gruppo di familiari, tra i quali un minore, tutta gente perbene – ha spiegato la Polizia – che non ha mai avuto problemi con la giustizia ed è perfettamente integrata nel nostro Paese.

Quando hanno visto che la situazione diventava pericolosa, si sono spostati piu’ in altro sugli spalti, per non rischiere di finire in mezzo agli incidenti. Una volta individuati dalla Digos, e appurato che non c’entravano con gli scontri, non si sono visti naturalmente addebitare alcunchè. Anzi, hanno collaborato con gli agenti, fornendo indicazioni su quanto era avvenuto allo stadio che sono state poi ‘girate’ alla Digos di Genova.

Nel corso dei controlli seguenti ai disordini di Genova, la Digos della Questura di Verona aveva fermato anche un gruppo di tifosi serbi in viaggio di rientro a Belgrado. Ma dopo essere stati controllati ed aver appurato con la polizia di Genova che non c’erano sospetti nei loro confronti, sono stati fatti proseguire.