Truffe Vip, Lande: “Non ho ingannato nessuno”. Ma spuntano nuove accuse

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 00:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Non esiste un’associazione per delinquere, non ho mai truffato nessuno, anzi ho investito risorse personali per 10-15 milioni di euro, nel 2008, per risanare il gruppo dopo le devastanti conseguenze della crisi economica”.

Così si è difeso, secondo l’Ansa, Gianfranco Lande, ritenuto dagli inquirenti romani il personaggio chiave della società Egp-Italia, accusata di aver truffato vip, aristocratici, ex calciatori e notabili per circa 170 milioni di euro.

Nel corso dell’interrogatorio fiume tenutosi a Regina Coeli, davanti al pm Luca Pescaroli, l’indagato, assistito dagli avvocati Salvatore Sciullo e Susanna Carraro, ha sottolineato che esisteva un piano di ristrutturazione, all’interno delle sue società, finalizzato alla restituzione delle somme investite non tanto nel breve periodo quanto nel lungo termine.

Nel corso dell’atto istruttorio, Lande ha sottolineato che non aveva rapporti diretti, salvo in casi particolari con gli investitori, ma che il suo ruolo era soprattutto quello di far fruttare le somme a lui affidate e, a riguardo, ha ribadito che i fondi gestiti da lui erano sottoposti al controllo degli organi di vigilanza.

Nonostante la difesa dell’indagato, precisa l’Ansa, a Lande sarebbero state contestate altre ipotesi di reato. Massimo riserbo, in ambienti della Procura, sulla tipologia delle nuove contestazioni. Alcuni giorni fa era stata, tuttavia, ventilata la possibilità che nei confronti del responsabile della società Epg-Italia, si potesse configurare anche la fattispecie di riciclaggio legata da un investimento di 14 milioni di euro fatto da esponenti del clan Piromalli.

Nel frattempo il tribunale del riesame ha fissato per il 14 aprile prossimo l’esame del ricorso presentato dai difensori di Lande per sollecitare la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare notificata al loro assistito il 24 marzo scorso.