Per combattere il tumore delle ovaie occorrono controlli frequenti ed azioni preventive. Una di queste è l’assunzione della pillola anticoncezionale per un lungo periodo in modo che, bloccando l’attività ovarica, mette l’ovaio in un riposo prolungato e riduce il rischio di insorgenza di un cancro di un terzo.
È quanto ha affermato l’oncologo e fondatore dell’Istituto Europeo di Oncologia Umberto Veronesi, partecipando al primo di una serie di incontri sulla salute delle donne organizzato dalla fondazione Marisa Bellisario.
Restando in tema di tumori specifici delle donne, Veronesi ha sottolineato che nel caso di un tumore al seno è fondamentale la diagnosi precoce. Secondo uno studio condotto dall’oncologo su 1200 donne con un tumore troppo piccolo per essere scoperto con la palpazione, che si sono sottoposte ad un programma diagnostico con ecografia, mammografia e risonanza magnetica, la guaribilità riscontrata dopo dieci anni è stata del 99 per cento.
“È in corso uno studio – ha aggiunto Veronesi – su due gruppi di donne, uno dei quali farà una mammografia ogni due anni mentre l’altro sarà sottoposto ad un programma intensivo con una risonanza magnetica ogni due anni, una mammografia ogni sei mesi ed un’ecografia ogni anno. Credo che in questo secondo gruppo troveremo una quantità di tumori occulti che possono guarire”.
Quanto alla terapia sostitutiva che molte donne assumono con la comparsa della menopausa, Veronesi ha precisato che “c’è stata un’esplosione di paura ingiustificata” perché tale terapia in realtà funziona da evidenziatore dei tumore che si sarebbero presentati più avanti ma in ogni caso guaribili proprio perché individuati ad uno stadio iniziale.
Con questo ciclo di incontri, la fondazione Bellisario intende creare “un network di donne del mondo della salute e della sanità – ha detto Donatella Visconti, presidente della sezione Lazio della fondazione – in grado di diffondere conoscenze e stimolare azioni in favore della salute femminile”.