Usa. Creato abbigliamento che neutralizza sensori termici dei droni

NEW YORK, STATI UNITI – Felpa con cappuccio, ma anche burqa e hijab: lo stilista newyorkese Adam Harvey ha creato la prima linea di abbigliamento ‘anti-spionaggio’.

La sua ‘Stealth Wear’ – il cui nome e’ tratto dai velivoli invisibili ai radar – grazie a delle leghe metalliche inserite nei vestiti che riflettono il calore, permette a chi la indossa di eludere i droni e i sistemi di sorveglianza elettronica, diventando di colpo invisibili ai sensori termici degli aerei senza pilota.

Secondo Harvey, 31 anni, quella dei droni e’ una ”tecnologia molto invasiva”, e per questo ha deciso di creare – insieme alla collega Johanna Bloomfield – abiti che permettano di proteggersi da sguardi e sorveglianze tipo ‘Grande Fratello’.

La felpa con cappuccio costa 487 dollari, il burqa invece oltre duemila: si tratta di vestiti creati per uso civile, anche se Harvey e’ gia’ stato inondato di richieste da parte dei produttori di divise militari, soprattutto quelle che vengono utilizzate dai soldati di stanza in zone come l’Afghanistan.

”La gente puo’ utilizzare questi indumenti come vuole”, ha commentato lo stilista. Il 31enne newyorkese ha iniziato a interessarsi alle problematiche connesse a sicurezza pubblica e privacy dopo il ‘Patriot Act’, approvato dall’allora presidente George W. Bush in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 per ridurre il rischio di attacchi terroristici negli Stati Uniti, ma che ha intaccato la riservatezza dei cittadini.

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