Usa. Fondatore di Facebook vuole aiutare afflusso di cervelli in America

NEW YORK, STATI UNITI – Aiutare l’afflusso di ‘cervelli’ in America, oggi troppo spesso reso difficile dalle rigide norme sull’immigrazione. E’ lo scopo dell’associazione a cui il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, starebbe lavorando insieme ad altri colleghi della Silicon Valley.

Una vera e propria lobby – come spiega Politico – in grado di fare pressioni su Casa Bianca e Congresso per cambiare le regole ed agevolare l’arrivo negli Stati Uniti di giovani studiosi e ricercatori da tutto il mondo.

Attirare talenti da ogni dove, eliminando le mille barriere spesso insormontabili per chi proviene da alcuni Paesi. E dare nuova linfa alla ricerca negli Stati Uniti. Sullo sfondo c’e’ la necessita’ per l’industria hi-tech americana di rimanere al passo con i tempi e di sviluppare soluzioni sempre piu’ avveniristiche e competitive.

Ma anche di dare nuova linfa alla ripresa dell’economia americana. Il progetto del ventottenne miliardario patron di Facebook e’ ancora tenuto nella massima segretezza. Ma qualcosa comincia a trapelare.

Uno dei principali obiettivi dell’associazione dovrebbe essere quello di favorire una riforma della cittadinanza che renda piu’ facile l’iter per le persone senza documenti, magari peerche’ in fuga da Paesi in cui sono perseguitati. Politico riferisce anche come Zuckerberg e compagni abbiano gia’ ingaggiato alcuni strateghi democratici e repubblicani al fine di creare un gruppo di lobbisti in grado di fare le giuste pressioni non solo sui problemi legati all’immigrazione ma su un’ampia serie di questioni economiche.

E dire che il fondatore di Facebook finora si era tenuto fuori dalla mischia politica, anche nei passaggi piu’ delicati che hanno portato la sua creazione ai vertici delle aziende piu’ quotate al mondo.

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