Verona: killer pentito avverte la vittima designata

Aveva cercato un disoccupato in cerca di lavoro e gli aveva offerto 40 mila euro per uccidere la sorella. Ma il presunto killer, anziché portare a termine il piano, ha denunciato la mandante dell’omicidio e la donna è finita in manette con l’accusa di estorsione continuata.

Giulia Morbini, questo nome del “mandante”, da tempo era insoddisfatta per la spartizione delll’eredità paterna. La 46enne, residente a Peschiera del Garda nel veronese, nel marzo scorso aveva anche aggredito la madre, sempre per motivi economici. Quindi la decisione di assoldare un killer, un disoccupato di 50 anni, per assassinare la sorella di tre anni più giovane. Ma l’uomo, spaventato dalla singolare offerta di lavoro, ha scelto di raccontare tutto alla presunta vittima, una professionista di Castel Goffredo, nel mantovano. La donna si è subito rivolta ai carabinieri, i quali hanno rintracciato Giulia Morbini nella sua abitazione e l’hanno arrestata. Come ha commentato il comandante della compagnia di Castiglione delle Stiviere, «una sorta di storia di Caino e Abele, in cui è Abele ad aver avuto la meglio».

* Scuola di giornalismo Luiss

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