Yara, 40 giorni di nulla. E gli inquirenti ricominciano da zero: risentiranno i 100 testimoni

Yara Gambirasio

Ricominciare. Da Capo. Per l’ennesima volta. Yara Gambirasio è scomparsa da quasi 40 giorni e di lei non si ha nessuna traccia: non un capello, non una fibra di vestito. Sul fronte delle ricerche hanno fallito i cani, così come le sonde. Uomini e macchine hanno scavato per giorni sempre con lo stesso esito: niente.

Così gli investigatori hanno deciso di ricominciare da zero, risentendo, uno a uno tutte le persone considerate rilevanti per l’inchiesta: dai familiari agli amici passando per testimoni e presunti tali. In tutto circa un centinaio di persone c0minciando proprio da Enrico Tironi, il testimone della prima ora che raccontò di aver visto la tredicenne in compagnia di due sconosciuti subito prima della scomparsa.

Qualche altra speranza gli inquirenti la ripongono nei tabulati telefonici mentre, invece, quella del diario di Yara è una falsa pista. Lo ha spiegato la mamma della tredicenne: “Il diario di Yara contiene solo figurine e carte delle caramelle che mangiava”. Insomma nessuna traccia.

Il risultato, per ora, è che ogni giorno arrivano segnalazioni. Le ultime, ieri, hanno portato uomini e mezzi a scavare a Zogno. Oggi chissà dove. Intanto si riparte da zero e da quelle persone che ripeteranno qualcosa di già detto.

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