Apple AirTag è il nuovo accessorio di casa Apple in arrivo sul mercato globale, compreso quello italiano, a partire dal prossimo fine settimana.
È un piccolo localizzatore, in grado di aiutarci a ritrovare oggetti perduti, ma anche semplicemente ad identificare la loro posizione all’interno di una casa, di un’automobile o di un ufficio quando non ci ricordiamo dove li abbiamo lasciati. MisterGadget.Tech lo ha provato per noi.
Come si usano gli Apple AirTag
Apple AirTag è un prodotto di dimensioni particolarmente contenute, con un peso di 11 g, con uno spessore molto ridotto e con una batteria standard di quelle che si trovano anche dentro gli orologi e i telecomandi.
Ognuno di questi piccoli oggetti contiene anche un altoparlante, che funziona con la trasmissione del suono attraverso la copertura di plastica, senza la necessità di alcun tipo di foro sulla superficie.
Un dettaglio particolarmente carino è rappresentato dalla possibilità di personalizzare ogni singolo AirTag, nel momento in cui lo si acquista online: sulla parte di colore bianco, è possibile fare un’incisione con una emoji oppure con iniziali, utilizzando fino a quattro lettere.
Questo accessorio, per le funzioni che offre, non è una novità assoluta sul mercato, ma ciò che fa la differenza è l’approccio di Apple nella sua realizzazione, nella facilità d’uso e, soprattutto, nella cura con cui viene protetta la privacy delle persone.
Esistono già sul mercato prodotti simili, che però non hanno la possibilità di sfruttare la rete Ultra Wideband che Apple invece può gestire grazie al miliardo di dispositivi oggi presenti sulla terra tra iPhone e iPad.
Questo significa che nel momento in cui un mazzo di chiavi con attaccato un Apple Airtag dovesse andare perso e dovesse trovarsi al di fuori dell’area di comunicazione con il proprio smartphone, nel caso un dispositivo di Apple passasse nelle vicinanze e ne rilevasse la presenza verrebbe sfruttata la connettività di quell’apparato per agevolare il ritrovamento delle chiavi stesse.
Apple AirTag resistenti all’acqua
Ci torniamo tra poco, perché prima ci teniamo a sottolineare che questo è un dispositivo con una certificazione IP 67 che significa che può essere immerso nell’acqua fino ad 1 m per 30 minuti senza subire danni.
Questo non significa che il prodotto sia subacqueo, ma che può resistere senza alcun tipo di problema agli spruzzi d’acqua, alla pioggia ed eventualmente anche al sudore.
La batteria, che come abbiamo anticipato è di tipo standard e può essere cambiata molto facilmente, ha la durata di un anno; quando si avvicina la necessità di sostituirla viene inviata una notifica al proprietario perché possa intervenire per tempo.
Come configurare Apple AirTag
La prima configurazione è molto semplice, basta avvicinare il nuovo accessorio al proprio smartphone e per seguire i passi molto semplici con cui si abbina un Apple Airtag al proprio iPhone.
È necessario disporre di un telefono di Apple aggiornato all’ultima versione del software perché si possa sfruttare questa opzione.
Ad ogni singolo Apple Airtag viene assegnato un nome e da quel momento è possibile visualizzare la sua posizione grazie al software Dov’è su iPhone, iPad e Mac.
Quando si perde un oggetto, è sufficiente aprire l’applicazione Dov’è su iPad, iPhone oppure su Mac, per far emettere un suono che aiuti a localizzarlo.
Sarà possibile anche identificare la posizione esatta seguendo le indicazioni che appaiono sul display questa è una funzione che viene riservata solo ai modelli iPhone 11 e iPhone 12 in tutte le loro varianti.
Solo il proprietario del localizzatore può vedere la sua posizione, che può essere condivisa temporaneamente anche con altre persone, ma solo ed esclusivamente quando lo decide il proprietario stesso.
Non solo, per chi temesse di essere seguito nei propri spostamenti utilizzando uno di questi apparati è bene sapere che nel caso in cui un Apple Airtag si trovasse in prossimità di un iPhone diverso da quello con cui è stato registrato, il possessore del telefono estraneo alla proprietà riceverà un avviso.
La notifica farà sapere alla persona in questione che nelle vicinanze c’è un AirTag che non è suo. Questo, impedirà l’uso fraudolento di questo genere di dispositivi.
Lo stesso tipo di informazione verrà trasmessa anche quando ad esempio la moglie userà le chiavi della macchina del marito.
Quando riceverà la notifica relativa alla vicinanza di un airbag che non le appartiene, potrà comunque eliminare ogni comunicazione successiva e quindi non essere più disturbata.
Perdere un oggetto con AirTag
Nel caso in cui si smarrisca un oggetto collegato ad un localizzatore di Apple, è possibile attivare la modalità Lost, usando l’applicazione Dov’è.
Nel momento in cui lo si fa, è possibile anche inserire un proprio numero di telefono per essere contattati in caso di ritrovamento.
Nel momento in cui una persona dovesse ritrovare il mazzo di chiavi basterebbe avvicinare il telefono, sia iPhone che Android al piccolo dispositivo per poter vedere il numero di telefono del proprietario e quindi contattarlo per organizzare una riconsegna di ciò che è stato perso.
Apple AirTag e privacy
La privacy è un principio fondamentale per Apple, continua ad esserlo anche con questo dispositivo: tutte le comunicazioni tra il piccolo accessorio e lo smartphone sono criptate da un capo all’altro.
Apple non dispone mai delle informazioni su chi sia il proprietario di un determinato dispositivo.
Non è possibile azzerare l‘abbinamento tra un Apple Airtag ed un iPhone se non è il proprietario a farlo.
Nessuno può risalire all’identità del proprietario del localizzatore dall’apparato stesso.
I nuovi Apple AirTag arrivano sul mercato al prezzo di 35 € per la confezione singola e di 119 per il pacchetto da quattro, mentre sono già disponibili anche gli accessori, i portachiavi in pelle, oppure i cosiddetti Loop, che possono essere in silicone o pelle, che permettono di agganciare il localizzatore ad uno zaino, piuttosto che ad una valigia o una bicicletta.
Abbiamo la quasi assoluta certezza che la loro diffusione sarà massiva, grazie al prezzo abbordabile e alla straordinaria facilità d’uso.