Inquinamento sta riducendo le dimensioni del pene, così come il numero di spermatozoi: lo dice uno studio

di Caterina Galloni
Pubblicato il 28 Marzo 2021 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Inquinamento riducendo dimensioni pene

Inquinamento sta riducendo le dimensioni del pene, così come il numero di spermatozoi: lo dice uno studio (foto ANSA)

L’inquinamento sembra stia riducendo le dimensioni dei peni, oltre a ridurre il numero di spermatozoi e la fertilità nelle donne.

E’ quanto sostiene Shanna H. Swan, epidemiologa ambientale e riproduttiva, che ha spiegato i preoccupanti risultati nel suo libro “Count Down: How Our Modern World Is Threatening Sperm Counts, Altering Male and Female Reproductive Development, and Imperiling the Future of the Human Race”.

Lo studio sull’inquinamento e le dimensioni del pene

Swan è coautore di uno studio del 2017 sulle tendenze nel numero di spermatozoi e ha notato che tra il 1973 e il 2011 è diminuito drasticamente. Nel libro esplora i tassi in calo, insieme alla salute riproduttiva e alla riduzione delle dimensioni dei genitali.

“Le sostanze chimiche presenti nell’ambiente e lo stile di vita malsano nel mondo moderno stanno alterando il nostro equilibrio ormonale, causando vari gradi di problematiche nel sistema riproduttivo”, ha scritto l’epidemiologa.

“In alcuni paesi del mondo, la donna media sui vent’anni oggi è meno fertile di quanto lo fosse sua nonna a 35 anni, così come un uomo potrebbe avere la metà del numero di spermatozoi di suo nonno”.

Secondo quanto riportato da Vice, l’ultima ricerca di Swan ha inoltre rivelato che le sostanze chimiche e l’inquinamento, insieme alle dimensioni del pene stanno riducendo il volume dei testicoli e la qualità dello sperma.

Ftalati tra i maggiori responsabili del calo della fertilità 

Tra i maggiori responsabili ci sono gli ftalati, una sostanza chimica presente ovunque, dal trucco al cibo, che si ritiene influiscano sulla fertilità e provochino persino una diminuzione della libido. 

A The Intercept, Swan ha dichiarato: “Abbiamo scoperto una correlazione tra i livelli di ftalati presenti nelle donne e l’appagamento sessuale”.

Ftalati, parabeni, atrazina e BPA – bisfenolo A – stanno dunque devastando i nostri sistemi riproduttivi.

Swan ha aggiunto: “In Cina i ricercatori hanno scoperto che i lavoratori con livelli più elevati di bisfenolo A, comunemente noto come BPA, nel sangue, avevano maggiori probabilità di avere problemi ses*suali, inclusa una diminuzione del desiderio”.

La ricercatrice ha spiegato che l’allarme è soprattutto riguardo ai bambini, esposti a varie sostanze chimiche mentre si trovano nel grembo materno e poi nuovamente nel corso della loro vita. per cui ogni generazione assorbe più dell’ultima. “Ecco perché abbiamo questo continuo declino della fertilità e della qualità dello sperma”.