Sicurezza, rapporto Istat: calano i reati, ma aumenta la paura

Pubblicato il 22 Novembre 2010 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA

Calano i furti nelle case, i reati violenti come rapine e aggressioni sono sostanzialmente stabili, è alta però la percezione di insicurezza e aumentano coloro che si fanno condizionare dalla paura al punto di non uscire di casa. La paura è maggiore al Sud e tra le giovani donne. Questa è ”la percezione soggettiva della sicurezza” degli italiani, secondo quanto rilevato dall’Istat. Negli ultimi 10 anni c’è stata ”una netta diminuzione” di alcuni reati: furti in abitazione principale (dal 2,1 del 1997-1998 all’1,1% del 2008- 2009), furti di automobili (dal 3,6 all’1,7%), di oggetti dai veicoli (dal 4 al 2,1%).

Lo 0,3% ha subito una rapina nei 12 mesi precedenti all’intervista (dato identico nel 1997), lo 0,6 un’aggressione (erano lo 0,8%). Sono comunque il 5,7% i cittadini che hanno subito in un anno reati contro la proprietà o reati violenti. Al Sud si subiscono più rapine (0,8%), scippi (0,7), minacce (1,2), furti di veicoli (4% furti di moto o motorino, 2,5 furti di auto e camion). Al Centro e al Nord furti di oggetti personali senza contatto (2,7% al Nord-ovest), borseggi (2,1% al Centro) e furti nella prima casa (1,5 al Centro e 1,3 al Nord).

Aumenta la paura della violenza. La criminalità condiziona i comportamenti di molti: il 48,5% si dice molto a abbastanza influenzato. Il 25,2% afferma di non uscire da solo la sera quando è buio, mentre il 28,9% prova un senso di forte insicurezza; l’11,6% addirittura non esce di casa, né da solo né in compagnia (erano l’8,4% dieci anni fa). Diminuisce la paura di subire furti d’auto (reato che è in effetti in calo), ma aumenta la preoccupazione per scippi, rapine e aggressioni (la cui frequenza da 10 anni a questa parte non è cambiata), dal 43% al 47,6%. E soprattutto la paura per le violenze sessuali (dal 36,3% al 42,7) che riguarda una donna su due.

In Campania, Lazio e Puglia più reati e preoccupazione: le tre regioni hanno i livelli più alti di reati subiti e di timore di subirli. In generale sono i cittadini del Sud a sentirsi più insicuri (33,2%, poco sicuri 22, per niente sicuri 11,2), e soprattutto quelli della Campania (insicuri 41,6%). In questa regione le donne si sentono poco o per niente sicure nel 47,2% dei casi e le ragazze di 14-24 anni nel 60,3%, queste ultime risultano le più preoccupate anche a livello nazionale: 47%.

Come si difendono gli italiani: Molti cittadini adottano delle strategie di difesa, evitando certi luoghi e certe strade quando è buio (nel 35,3% dei casi), mentre l’8,7% porta con sé qualcosa per difendersi in caso di pericolo. Il 10% degli italiani si sente invece più sicuro potendo contare su un’arma, da caccia (7,2%) e non (3.8%). E anche in casa si prendono delle precauzioni (anche se la maggior parte dei furti nelle abitazioni sono conseguenti a leggerezze o disattenzioni): dai metodi più tradizionali, come i rapporti di buon vicinato, alle tecnologie più avanzate. La forma di prevenzione più diffusa è la porta blindata, in quasi la metà delle case; circa un quarto delle famiglie, quando esce lascia le luci accese, soprattutto al Sud dove ad avere quest’abitudine sono il 27,1% (il dato nazionale è 23,8%).