Tra le mutazioni del Covid si sta facendo largo in America Latina la variante Mu. Identificata per la prima volta in Colombia a gennaio, è “potenzialmente preoccupante”, ma non ci sono ancora dati sufficienti a suggerire che possa superare la variante Delta come ceppo dominante: Lo fa sapere l’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
Variante Mu potenzialmente più preoccupante, dice l’Ema
La variante Mu o B.1.621 secondo la nomenclatura scientifica, è stata classificata come “variante di interesse” (Voi) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) . L’Ema si concentra principalmente sulla variante Delta, ma “sta monitorando anche altre varianti che potrebbero diffondersi, come Lambda (identificata in Perù) e più recentemente Mu”, ha affermato Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell’Ema.
La variante Mu “potrebbe essere potenzialmente più preoccupante perché potrebbe mostrare un potenziale rischio di fuga immunitaria (resistenza ai vaccini)”, ha precisato in conferenza stampa.
L’Ema discuterà con gli sviluppatori di vaccini l’efficacia dei sieri contro la variante Mu. “Ma non abbiamo dati che dimostrino che la variante Mu si stia diffondendo in vasta scala o che ci sia la possibilità che superi la variante Delta come ceppo dominante”, ha aggiunto.
Le prime ricerche in Italia sulla variante Mu
Le prime ricerche in Italia mostrano che questa nuova variante è sensibile agli anticorpi prodotti dal vaccino Pfizer-BioNTech, ma la protezione immunitaria conferita pare meno brillante rispetto al ceppo originale o alla variante alfa. Le prime ricerche nel Regno Unito hanno mostrato che le mutazioni specifiche insorte possono sfuggire alle sentinelle del sistema immunitario. Detto in altri termini, la mutazione Mu potrebbe essere meno diffusiva, almeno all’inizio, ma al tempo stesso potrebbe rivelarsi più difficile da trattare con antivirali e anticorpi indotti da siero o vaccino.
Dove ha avuto origine
La mutazione Mu (B.1.621) è stata documentata in Colombia in gennaio, a seguire è comparsa negli Usa, in Messico, Spagna ed Ecuador. Una valutazione del rischio pubblicata il mese scorso suggerisce che la variante Mu potrebbe essere resistente all’immunità basata sul vaccino almeno quanto il ceppo Beta, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche. La variante Mu contiene diverse mutazioni che sono state associate alla resistenza all’immunità, come E484K e K417N, nonché una mutazione nota come P681H che è stata collegata alla capacità di trasmissione dell’agente infettivo.