Ape costa più dell’Imu. Targato M5S. Stangata sulla casa da 600 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2013 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Ape, costa più dell'Imu. Targato M5S. Stangata sulla casa da 600 euro

Ape, costa più dell’Imu. Targato M5S. Stangata sulla casa da 600 euro

ROMA – Ape costa più dell’Imu. Targato M5S. Stangata sulla casa da 600 euro. La settimana scorsa il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento al decreto del Fare che rende obbligatorio allegare l’Ape (attestato di prestazione energetica) ai contratti di compravendita delle case e valido anche per le locazioni. Da lunedì scorso (5 agosto) senza questo documento il contratto è da ritenersi nullo e a rischio di pesanti sanzioni, che vanno da un minimo di 3000 euro a un massimo di 18 mila per costruttori e proprietari che vendono l’immobile, da 300 a 1800 per chi sceglie di affittare. Soprattutto, l’Ape costa, sicuramente più della tanto discussa Imu: ci si deve rivolgere a un professionista che non chiede meno di 6/700 euro. Un’altra stangata.

L’obbligatorietà della norma era già prevista da un decreto legge in vigore dal 6 giugno anche perché recepisce una direttiva europea, ma l’emendamento targato M5S ha di fatto anticipato e reso immediatamente operativo l’Ape. Questa interpretazione troppo rigida della direttiva realizza, al momento, il risultato di deprimere ulteriormente il mercato immobiliare come sostiene Confedilizia. E come mostrano di comprendere anche al Governo che, almeno stando alle dichiarazioni del sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, si impegnerà entro agosto, nel decreto del Fare 2, a cancellare la “nullità” dei contratti di compravendita e di affitto privi dell’attestato Ape.

L’Attestato di Prestazione Energetica contiene le informazioni tecniche relative al sistema edificio impianto e permette di conoscere la qualità energetica dell’edificio. Costituirà senz’altro un criterio in più per la valutazione di una casa o di un edificio ma per ora appare come un balzello ulteriore di cui nessuno sentiva l’esigenza, specie in un mercato ingessato e debilitato dalla profonda congiuntura. E non c’è ripresa se non riparte il mercato immobiliare.