Con le sedie, contenitori refrigerati per le bevande, i teli e anche un gazebo nella spiaggia protetta di Caprera.
Per i comuni mortali il suo accesso è consentito a piedi tramite un sentiero che si percorre sotto la guida del personale dell’Ente Parco. Per gli altri, quelli che qualcuno chiamerebbe “cafoni”, e non sono pochi, l’accesso è tramite il mare a bordo di yacht. E non ci si limita solo ad arrivare a pochi metri dalla spiaggia con i tender, ma ci si piazza sopra, sempre più spesso, sedie, sdraio e gazebo.
È successo anche lo scorso martedì 25 luglio, quando alcune persone presenti a Cala Coticcio hanno segnalato alla Capitaneria di Porto di Olbia la presenza di queste attrezzature che occupavano quasi per intero la piccola caletta.
Caprera, scendono dallo yacht e piazzano sedie e gazebo nella spiaggia protetta. La segnalazione
“La segnalazione ci è arrivata in mattinata e, come sempre in questi casi, il personale si sarebbe adoperato per garantire il ripristino della normalità e far rispettare le regole, ma il fortissimo vento di maestrale che stava battendo la Gallura in quelle ore, non ha permesso alla nostra motovedetta ormeggiata nella base di Olbia di uscire – spiegano dalla Capitaneria di Porto di La Maddalena – in questi casi viene garantito il soccorso e la salvaguardia della vita in mare e per eventi del genere si chiede il supporto di altre forze dell’ordine a terra, che però martedì erano impegnate nella campagna antincendi. Il personale della Capitaneria è attento alla salvaguardia dell’ambiente e opera tutti i giorni per il controllo delle coste e delle aree protette”.
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