Prima del World Wide Web e delle e-mail un piccolo team dell’Università della California sperimenta le comunicazioni sulla rete e fa la storia. E’ la sera del 29 ottobre 1969, 55 anni fa e tre mesi dopo lo sbarco sulla Luna, quando prova a mandare un messaggio all’Università di Stanford attraverso Arpanet, il precursore di internet usato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti.
Tenta di trasmettere il testo ‘login‘, ma la rete va in crash dopo la digitazione della lettera “o”. Un esordio accidentato che apre però la strada a illimitate possibilità future e ai miliardi di comunicazioni che ci scambiamo ogni giorno, con WhatsApp o Skype e tante altre chat che fanno parte della vita quotidiana.
La lettera ‘l’ e la lettera ‘o’, pronunciate all’inglese significano hello, una coincidenza che sembra beneaugurale. “Non lo avevamo pianificato, ma non potevamo trovare un messaggio migliore: conciso, potente e profetico”, ha poi spiegato Leonard Kleinrock, ora novantenne, che ha fornito importanti contributi nel campo delle reti di calcolatori, soprattutto a livello teorico.
E’ stato proprio il suo team all’Università della California, composto anche dallo studente Charley Kline a trasmettere il messaggio. Nel 1969 solo quattro università avevano computer collegati alla rete: l’Università della California (Ucla), Stanford, Santa Barbara e l’Università dell’Utah. Il sistema Arpanet collegava gli istituti che lavorano per il Dipartimento della Difesa nell’ambito del programma Arpa (ora Darpa) per le nuove tecnologie militari.
Il messaggio inviato da Kleinrock e Kline al collega di Stanford Bill Duval doveva essere appunto “login”. Tuttavia, il loro sistema si è bloccato e ci è voluta un’ora per inviare il messaggio completo, ma a quel punto “lo” ha consolidato il suo posto nella storia di Internet e il team ha potutto festeggiare il successo.
E’ l’inizio di un lungo viaggio. Due anni dopo, nel 1971, la prima e-mail viene inviata dal ricercatore del Mit, Ray Tomlinson, mentre il World Wide Web come lo conosciamo oggi è stato immaginato in forma teorica nel 1989 dall’informatico britannico Tim Berners-Lee al Cern di Ginevra e la prima pagina web fu pubblicata nel 1991.
E molti dei servizi e dei siti web che definiscono l’Internet moderna sono stati creati anni dopo. Amazon non ha iniziato a vendere prodotti fino al 1995, la prima ricerca di Google è avvenuta nel 1998 e iTunes è stato lanciato solo nel 2003. Nel frattempo, il social network più popolato di oggi, Facebook, è stato lanciato solo nel 2004.
YouTube ha alzato il sipario nel 2005, Twitter non è stato aperto al pubblico fino al 2006 e la Casa Bianca ha creato il suo account un anno dopo. Instagram è nato all’inizio del decennio nel 2010. Pensare all’evoluzione dei giorni nostri è da capogiro. Solo su WhatsApp, uno dei possibili canali su cui ora inviare messaggi e lanciato nel 2009, ci sono due miliardi di utenti e 100 miliardi di messaggi inviati ogni giorno.