Acqua contaminata, l'emergenza PFAS in Italia. Milioni di italiani esposti a sostanze chimiche pericolose (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Apri il rubinetto di casa tua e bevi un bicchiere d’acqua. Sembra un gesto semplice, quotidiano, ma per milioni di italiani potrebbe nascondere un pericolo invisibile: i PFAS. Queste sostanze chimiche, persistenti e dannose per la salute, stanno contaminando le nostre falde acquifere e, di conseguenza, l’acqua che scorre nei nostri rubinetti. Un’emergenza silenziosa che mette a rischio la salute di intere comunità.
Immagina delle molecole fatte di carbonio e fluoro, unite in una catena così forte da resistere al tempo e agli agenti chimici. Sono i PFAS, sostanze utilizzate in moltissimi prodotti industriali per le loro proprietà antiaderenti e impermeabilizzanti. Ma questa loro resistenza è anche il motivo per cui sono così pericolosi: una volta rilasciati nell’ambiente, i PFAS restano lì per secoli, accumulandosi negli organismi viventi e provocando gravi danni alla salute.
Un’indagine condotta da Greenpeace ha rivelato una diffusa contaminazione da PFAS nelle acque potabili italiane. Dalle Alpi alla Sicilia, sono stati trovati livelli preoccupanti di queste sostanze in numerosi comuni. Le cause di questa contaminazione sono molteplici: scarichi industriali, discariche abusive, utilizzo di prodotti contenenti PFAS nell’agricoltura.
L’esposizione ai PFAS è associata a un lungo elenco di problemi di salute, tra cui:
La situazione è grave, ma non disperata. Per affrontare l’emergenza PFAS è necessario un intervento deciso a livello nazionale e locale. Ecco alcune azioni concrete da intraprendere: