Una donna compra uova di tenia su internet per mangiarle e perdere peso, una pratica fin troppo diffusa che ha effetti collaterali incredibili. La storia sembra quella di un film dell’orrore ma al contrario è una realtà ben diffusa in diversi Paesi del mondo: acquistare uova di tenia sul dark web e ingerirle nel tentativo di perdere peso. Gli effetti sul corpo e sul cervello sono devastanti. Questa è la storia di una donna che ha mangiato uova di tenia per dimagrire.
Prima di raccontare questa pratica, è bene conoscere l’identikit del protagonista, ovvero la tenia. La tenia, o verme solitario, è il nome di un parassita pluricellulare appartenente alla categoria dei vermi intestinali, ovvero parassiti vermiformi che infestano l’intestino dell’organismo ospite.
Rappresenta uno dei vermi intestinali più noti, e sono parassiti che, infestando l’intestino, provocano diversi disturbi, spesso di tipo gastro-intestinale. Da parassita, la sua presenza può comportare sintomi come diarrea, stitichezza, dolori addominali, nausea e vomito, ma anche complicanze più gravi come epilessia, cefalea, difficoltà di equilibrio, edema cerebrale e problemi visivi. Insomma, di certo non è qualcosa che vogliamo inserire volontariamente nel nostro organismo.
Ospitare la tenia nel proprio corpo per perdere peso. Questa è una pratica che ha coinvolto diverse donne in alcuni Paesi. Diversi casi sono stati segnalati negli Stati Uniti e in Cina, dove i medici hanno potuto constatare la sconsideratezza di questa azione e quindi gli effetti collaterali più evidenti. Si parla, infatti, di effetti davvero devastanti per il corpo, come per esempio il rilascio delle uova nel flusso sanguigno. Queste possono raggiungere il cervello e causare convulsioni potenzialmente fatali.
Una donna di 21 anni, per perdere peso, decide di comprare sul dark web alcune uova contenute in una pillola. Influenzata da diverse immagini sui social e su internet, e dai fantomatici effetti positivi sul peso, la donna ingoia la pillola sperando di dimagrire. Dopo pochi giorni, inizia ad avvertire dei crampi allo stomaco, seguiti da gonfiore e un fortissimo mal di testa. La donna, raggiunto il pronto soccorso, si sottopone a diversi esami, in particolare quelli sul suo liquido cerebrospinale, un liquido che si raccoglie nella colonna vertebrale e attorno al cervello. I risultati mostrano che il liquido è sottoposto a una pressione doppia rispetto a quella prevista: c’è qualcosa che non dovrebbe essere lì.
La donna viene poi dimessa con la diagnosi di un’infezione virale non rilevabile. Non molto tempo dopo i mal di testa tornano incessanti, con un nuovo problema descritto così dalla sua dottoressa: “Ci sono stati periodi in cui si svegliava all’improvviso nel bel mezzo della giornata e non ricordava nulla delle ultime ore”. Un anno dopo aver ingerito la pillola, la donna torna in ospedale, sottoponendosi a diversi esami. Questi evidenziano lesioni all’organo e altre simili nel collo, nel viso, nella lingua e nel fegato.
Alla fine la donna rivela ai medici di aver ingoiato uova di tenia. Queste si sono diffuse nel suo flusso sanguigno e nei suoi tessuti, nei muscoli e nel cervello. Al di fuori dell’intestino, le uova non possono schiudersi ma possono dare origine a noduli duri simili a cisti. Questo può comportare alterazioni della vista, cambiamenti di personalità e riduzione delle funzioni cognitive.
Alla donna, infine, sono stati somministrati alcuni farmaci specifici e prescritti steroidi per abbassare il livello di infiammazione. La guarigione, però, non può essere garantita.
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