Addio al signor Smeg. Aveva 81 anni. Imprenditore visionario nel 1997 aveva lanciato dal suo stabilimento di Guastalla (Reggio Emilia) il frigorifero icona dal gusto vintage. Roberto Bertazzoni è stato un protagonista dell’epopea industriale italiana. Ha portato la Smeg (Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla) – fondata dal padre Vittorio nel 1948 – a diventare una multinazionale nel settore degli elettrodomestici. È morto a Parma e i funerali si sono svolti martedì 2 aprile nel Duomo di Guastalla, città dove era nato il 10 dicembre 1942. Lascia la moglie Maria Rita Gandolfi e il figlio Vittorio, ora alla guida della Smeg, che conta circa 2.600 dipendenti e supera 900 milioni di fatturato.
Roberto Bertazzoni nominato da Scalfaro Cavaliere del Lavoro
Nel 1993 è stato nominato Cavaliere del Lavoro da Oscar Luigi Scalfaro. Onorificenza ottenuta dopo la laurea in Economia e Commercio con la quale era entrato nella azienda di famiglia agli inizi degli anni ‘70 diventandone poi presidente e amministratore delegato. Ha fatto parte del Cda di Mediobanca, Rcs e UniCredit.
Imprenditore e mecenate
Padre della Smeg moderna, sinonimo di stile e qualità, Roberto Bertazzoni è stato, oltre che un imprenditore all’avanguardia, un fervido creatore di elettrodomestici di piccole e grandi dimensioni in modo tale che potessero essere oggetti di design e arredo nelle case di tutto il mondo. Fra i suoi consulenti anche Renzo Piano. Ma è stato anche un notevole filantropo. In prima linea in molte opere di restauro. Ad esempio pagò di tasca propria il cachet per portare Riccardo Muti alla Ghiara, basilica rinascimentale di Reggio Emilia. Ha inoltre sostenuto il restauro della cattedrale di Guastalla e della biblioteca Maldotti, così pure per l’ex seminario di Reggio Emilia oggi sede universitaria. Monsignor Ambrogio Morani, cappellano dell’Ospedale di Guastalla, ha ricordato come spesso Bertazzoni riservasse posti in azienda per “ persone svantaggiate”.
Grandi collaboratori e grandi intuizioni
Oltre a Renzo Piano va ricordato che nel 1977 ha commissionato a Franco Maria Ricci la grafica di un nuovo logo per il marchio di fabbrica. Due anni dopo ha sponsorizzato la Ferrari di Gilles Villeneuve. Nel 1982 ha iniziato a produrre forni professionali per bar, gastronomia e ristorazione; quindi si è occupato di lavastoviglie professionali. Nel 1985 ha fondato la divisione “Smeg Instruments” dedicata al mondo ospedaliero e medicale. Fra gli architetti suoi collaboratori vanno ricordati: Guido Canali, Mario Bellini e nel 1995 Renzo Piano. Dagli uffici di progettazione Smeg è nato il frigorifero Fab28 e nel 2001 Smeg e Dolce&Gabbana hanno presentato il progetto “ Frigoriferi d’arte” realizzando pezzi unici dipinti a mano da artisti siciliani. Il colosso Smeg è sempre rimasto in Italia, col cuore sul Grande Fiume Po. Ma l’elenco dei gesti di generosità, rimasti lontano dai riflettori, è molto lungo. Da ultimo va ricordato che nel 2007 il presidente Giorgio Napolitano gli ha consegnato il premio “Leonardo qualità Italia”.