Il 24 dicembre 2024 segna l’inizio ufficiale del Giubileo 2025, un evento straordinario che si celebra ogni 25 anni e richiama milioni di pellegrini da tutto il mondo a Roma, cuore pulsante della cristianità. Alle ore 19.00, il Papa apre la Porta Santa della Basilica di San Pietro, un gesto simbolico che darà il via a un anno ricco di celebrazioni, spiritualità e riflessione. Subito dopo, il Santo Padre presiede la Santa Messa nella Notte di Natale, con la partecipazione di fedeli riuniti all’interno della Basilica e di molti altri che possono seguire l’evento attraverso i maxischermi in Piazza San Pietro.
Ma cos’è esattamente il Giubileo? Perché viene celebrato e cosa rappresenta per i cattolici? Scopriamo insieme le origini di questa tradizione, il suo significato e le aspettative per l’edizione 2025.
Il Giubileo, o Anno Santo, ha radici bibliche e storiche profonde. Nella tradizione ebraica, il termine “Giubileo” deriva dalla parola ebraica “yovel,” che indica il corno di ariete usato per annunciare un anno speciale dedicato alla remissione dei debiti e alla liberazione degli schiavi. Questo evento aveva luogo ogni 50 anni e simboleggiava un ritorno all’equità sociale e alla giustizia divina.
La Chiesa cattolica ha adottato e adattato questo concetto. Il primo Giubileo cristiano fu indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300, offrendo ai fedeli l’opportunità di ottenere l’indulgenza plenaria, ovvero il perdono totale dei peccati. Da allora, il Giubileo è diventato un appuntamento regolare, celebrato ogni 25 anni, salvo eventi straordinari come il Giubileo della Misericordia del 2016, voluto da Papa Francesco.
Il Giubileo è molto più di una celebrazione storica o religiosa; è un periodo dedicato al rinnovamento spirituale e alla riconciliazione. Per i cattolici, rappresenta un’opportunità unica di avvicinarsi a Dio, attraverso la preghiera, la confessione e il pellegrinaggio verso i luoghi sacri. L’atto simbolico di attraversare la Porta Santa, che viene aperta solo durante l’Anno Santo, simboleggia l’ingresso in una vita nuova, libera dal peccato e ricolma di grazia.
L’indulgenza plenaria è uno degli aspetti centrali del Giubileo. I fedeli possono ottenerla partecipando a riti specifici, come il pellegrinaggio a Roma, la partecipazione alla Santa Messa e altre opere di misericordia. Questo dono spirituale rafforza l’importanza del Giubileo come un momento di grazia e rigenerazione per tutta la comunità cristiana.
Ogni Giubileo ha un tema specifico che guida le celebrazioni e le riflessioni. Il tema del Giubileo 2025 sarà “Pellegrini di Speranza,” un invito a riscoprire la fede come fonte di speranza e a intraprendere un viaggio spirituale verso la riconciliazione e la pace. In un’epoca segnata da sfide globali come la pandemia, i conflitti e i cambiamenti climatici, questo tema appare particolarmente significativo.
L’Anno Santo 2025 sarà caratterizzato da una serie di eventi religiosi, culturali e sociali. Oltre alle celebrazioni liturgiche principali, i fedeli avranno l’opportunità di partecipare a incontri ecumenici, concerti e mostre, che metteranno in luce la ricchezza del patrimonio cristiano e l’importanza del dialogo interreligioso. Roma, con le sue basiliche, le sue chiese storiche e i suoi monumenti, diventerà il fulcro di questa esperienza spirituale.
Il rito di apertura della Porta Santa è uno dei momenti più attesi del Giubileo. Questa porta speciale, presente nelle quattro Basiliche Papali di Roma – San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura – viene murata alla fine di ogni Giubileo e riaperta solo all’inizio del successivo. L’apertura simboleggia l’invito di Dio a entrare nella Sua grazia e a vivere in comunione con Lui.
Il 24 dicembre 2024, il Papa colpirà la Porta Santa con un martello rituale, un gesto che rappresenta l’inizio di un anno di misericordia e perdono. Questo momento solenne, accompagnato da preghiere e canti, sarà seguito dalla celebrazione della Messa di Natale, che inaugurerà ufficialmente l’Anno Santo.